mondo: giugno 2014

lunedì 9 giugno 2014

emozioni

Io le emozioni devo raccontarle subito perchè non possa volar via nemmeno un piccolo ricordo.
Quelle di oggi mi vengono in mente tutte insieme e si disputano un angolino della mia memoria per non essere dimenticate.

L'emozione di quando siamo arrivate (9,30!) e già c'era una lunghissima coda di persone che aspettavano di entrare.

E tutti quei tappetini verdi ordinatamente in fila sull'erba ad aspettare a loro volta.

Quanti eravamo? dicono 1500, qualcuno dice di più , da un certo numero in poi non riesci più a capire quante persone ci sono, vedi solo una distesa senza fine, un grande prato con tante persone come fiori a perdita d'occhio.
"Sembrate dei fiori", così ci ha detto Anna guardandoci dal palco e anche questa è un'emozione che non posso dimenticare.

Mille, duemila, di più... quella che a volte è ressa, una calca, oggi è stata una grande gioia. niente rumori inutili, niente facce arrabbiate, niente spingi spingi, nessun disturbo. Solo la grande, enorme, contagiosa benefica energia dello yoga. Giovani, meno giovani, principianti, esperti, da soli, in gruppo...un'emozione indescrivibile.

E l'emozione nel sentire una piccola emozione nella voce di Anna? Ho guardato dietro di me e ho visto quello che vedevano i suoi occhi, tutti noi, così tanti, in sua attesa, e le ho voluto ancora più bene.

Le emozioni nello yoga sono amiche con cui impari a convivere, a volte vorresti contenerle ma quando riesci a liberarle ringrazi e ti senti vivo.

E così l'emozione di Anna, se c'era, impercettibile, era quello che le serviva per essere viva, vera, presente col suo grande cuore.

Terminata la pratica di Anna le emozioni non erano ancora finite.

Quando Giselle prende il microfono per guidare il rilassamento per un momento infinitesimale io mi sento come se fossi al suo posto, le stesse piccole scariche tra cuore e testa, connessioni velocissime tra mondi diversi e contemporanei. Amore, paura, felicità, emozione, sentirsi piccola e sentirsi grande.
Poi tutto si azzera e non sento più nemmeno il caldo, sono sull'erba fresca tra cielo e terra, sono tutt'uno con altre 2000 persone, sono ovunque, liquefatta, sciolta, scomposta nell universo, non c'è più un'ora e un luogo, sono per sempre e ovunque. Sono in quel bellissimo posto in cui questa pratica mi ha portato, questo bellissimo posto in cui ti trovi ogni volta che pratichi ascoltandoti.
Lentamente ritroviamo il contatto col respiro, ricominciamo a muovere il corpo.
Torniamo alla realtà, corro ad abbracciare Giselle e Anna, un abbraccio di infinito amore e gratitudine. (giorgia)

(foto federica antico)