martedì 22 dicembre 2015

annullamento lezione delle 13 di martedì 22

Cari amici
ci spiace molto dover annullare la lezione di oggi, martedì 22 delle h 13.
purtroppo giselle ha avuto un imprevisto e non siamo riusciti a trovare una sostituzione.
vi aspettiamo stasera alle 18,30 con paola e alle 20 con hannah
e domani, mercoledì 23, alle 13 con hannah
 per l’ultima lezione prima della chiusura natalizia.

 

martedì 15 dicembre 2015

regala mondo: 4 lezioni da regalare!


GIFT CARD
"regala mondō"


Quest'anno a Natale regala mondō.
Hai un amico/a che vuoi introdurre allo yoga o che già pratica ma non conosce il nostro centro?
O una collega che vuole fare un'ora di pilates alla pausa pranzo?



4 lezioni e tessera associativa € 85
per acquisti o informazioni scriveteci a mondo@mondoyogamilano.it



lunedì 14 dicembre 2015

marco coventry martedì 15 dicembre alle 20

marco coventry
martedì 15 dicembre alle 20
un altro viaggio con marco per una delle sue bellissime pratiche: tanta attenzione alle posture e agli allineamenti per poi tuffarsi nel flusso della pratica che apre il cuore.
è consigliata la prenotazione.



mercoledì 9 dicembre 2015

Marialaura Bonfanti - Yoga e Ayurveda - L'alchimia dell'inverno


Eccoci alle soglie di un altro (lungo) inverno. La natura buia e fredda di questa stagione la rendono ideale per andare ancora più in profondità con il sadhana. Senza però perdere l’equilibrio.
Durante l’inverno l’energia della terra si ritrae dentro se stessa e ogni movimento rallenta. E’ un periodo di riposo, accumulo e preparazione. Riposo dall’esultanza delle vendemmie autunnali e preparazione per l’esuberante vitalità della futura primavera. E’ il momento di diventare radicati, fermi e interiorizzati. Il clima è freddo, umido, nuvoloso, pesante, gli elementi che predominano sono terra e acqua, gli stessi del dosha Kapha, che per natura è “lento, untuoso, morbido, statico, umido, viscido e dolce”. Riconoscere e comprendere queste qualità è molto importante per mantenere la salute. Quando insorge un disequilibrio, le qualità opposte ci aiuteranno a riportarci in carreggiata.
L’inverno è una stagione che mette a dura prova chi ha Kapha come dominante costituzionale. Secondo l’Ayurveda, il simile accresce il simile. Se siete Kapha dominanti, quindi, il freddo aumenterà la vostra energia fredda. Se siete dei tipi “caldi” (pitta), c’è poco da temere e forse l’inverno può anche farvi piacere e calmare i “bollori” in eccesso, ma se la costituzione è “fredda”, attenzione al catarro, alle bronchiti e alle riniti che potrebbero essere dietro l’angolo. Kapha, infatti, tende ad accumularsi (quando è in squilibrio) in particolare nel torace, causando disturbi come raffreddori, sinusiti, allergie, problemi circolatori, depressione, letargia. Un eccesso di Kapha può acuire problematiche ai polmoni, ai reni, al pancreas, alle mucose in genere, alla vescica, al sangue, al liquido sinoviale. Può portare ad accumulo eccessivo di muco e di quindi Ama (tossine).
Le persone a dominanza Kapha sono tendenzialmente calme e sensuali. Con struttura fisica solida, ossa grandi, Kapha è l’archetipo della Madre Terra (la Vacca sacra). Sono radicati, connessi al mondo materiale e sono apprezzati per i loro caldi abbracci tranquillizzanti. Per la presenza di acqua, Kapha si muove con andamento lento e sensuale. In equilibrio si esprime come amore, calma, perdono forza, vigore stabilità.
I “freddolosi”, in Ayurveda, sono però anche i Vata, sebbene si tratti qui di un tipo freddo e asciutto (e non umido come i Kapha). Questo influenzerà la manifestazione clinica: in Vata si avranno ad esempio forme di affezioni bronchiali più “secche”, “spasmodiche”, in Kapha, forme più produttive, cioè catarrali. Attenzione quindi anche per i Vatika, mentre, come abbiamo detto, i tipi Pitta d’inverno se la possono cavare, ma se arrivano all’appuntamento con il freddo “appesantiti”, allora sono guai anche per loro. Le tossine che hanno accumulato, che possiedono una natura fredda, per “simpatia” potranno emergere ed accrescere fino a creare catarro e febbre.
La dieta invernale dello Yogi
Ormai sappiamo che mantenere una buona salute significa, anzitutto, vivere in armonia con i cicli naturali, adeguandosi ai ritmi stagionali. D’inverno, abbiamo visto che occorre saper fluire con sapienza con gli elementi Terra e Acqua. Per contrastare la pesantezza dell’energia della stagione occorre, anzitutto, impostare una dieta che dia energia, ma non appesantisca. Andremo ad eliminare completamente i cibi che generano muco, come formaggi, bevande fredde e gelati in particolare, ma anche farine bianche e derivati, riso brillato, uova, carne, pesce, salumi e insaccati. Utilizzeremo, al contrario e in abbondanza, cibi che sciolgono il muco, quali agrumi, fichi secchi, uva passa, verdura e frutta cruda in genere. Di certo non faremo un errore diffusissimo: pensare di volerci riscaldare col calore del cibo. Lo yogi non si riscalda col cibo. Si riscalda facendo yogasana o pranayama. La digestione va tenuta il più possibile lontano dal surriscaldamento delle leucocitosi (stati infiammatori).
In generale, un organismo sano e disintossicato soffre molto meno il freddo d’inverno perché avrà una migliore circolazione sanguigna che permetterà alle estremità corporee di non raffreddarsi rapidamente, ed in generale di sopportare le variazioni ambientali molto più facilmente. Cuocere il cibo significa impoverirlo, ed è quindi una pratica quanto mai deleteria proprio nei mesi in cui la scarsità delle risorse rende più difficile l’approvvigionamento dei nutrienti necessari a mantenere il nostro corpo in forma. Un organismo malnutrito è un organismo che si ammala facilmente, proprio perché non ha le risorse per affrontare quelli che vengono chiamati malanni di stagione. Ricordiamo che la malattia sopraggiunge sempre quando trova terreno fertile per svilupparsi, ovvero una persona indebolita dalle troppe tossine accumulate. Mangiare cibo caldo (a differenza di quanto fanno tutti gli altri animali) significa non stimolare il nostro corpo a produrre per reazione il calore necessario a mantenerci in condizioni di omeotermia. È come se ci impigrissimo, incapaci di scaldarci da soli e continuamente schiavi di zuppe calde e cibi bollenti, diventando quindi sempre più freddolosi e vittime dei cambiamenti esterni di temperatura. Paradossalmente, sono proprio le persone più freddolose ad avere più bisogno di mangiare crudo per diventare loro stesse capaci di produrre calore.
Lo yogi, quindi, anche d’inverno, mantiene al primo posto frutta e verdura, i superfood. In questa stagione occorre puntare su carciofi, finocchi, rape, daikon, cavolfiori, cavolo cappuccio, sedano-rapa, gambe di sedano. Tutte verdure a carattere amidaceo, e quindi più dense e caloriche di quelle estive. Patate, patate dolci e topinambur non mancano. ce ne sono. Per fare più crudismo ancora si può inserire un paio di centrifughe giornaliere di sedano, carote, rape ed ananas, alternando volendo con le mele. Se ci sentiamo gonfi, la verdura giusta è il tarassaco. Quanto alla frutta, oltre agli agrumi di ogni tipo, a pere e mele, abbiamo in questo periodo ottimi kiwi e banane. E non scordiamoci dei datteri e dell’uva sultanina. I tipi Vata devono ricordare di non affamarsi, cadendo nella zuppa stracotta serale. Non è consigliabile affamarsi di mattina e recuperare di sera. Meglio piuttosto consumare a metà mattina una crema di fiocchi di avena con latte di mandorle e frutta essiccata, spruzzata di farina di semi di lino e girasole, di sesamo e papavero, di germe di grano (non indicata per i tipi kapha).
Un lifestyle riscaldante
Chi ha una costituzione a dominanza Kapha, d’inverno in particolare, deve fare attività fisica quotidiana. Nella pratica personale includi il Surya Namaskar, Matsyasana, Navasana, Simhasana, Ustrasana e numerose inversioni, in modo da aprire il torace, alleggerire le congestioni, purificare la gola e drenare i seni paranasali. L’apertura del cuore stimola il flusso sanguigno al timo, fondamentale per la crescita dei linfociti T, vere e proprie sentinelle del sistema immunitario.
Come pranayama prediligi Bastrika (il respiro del fuoco) per tenere sotto controllo Kapha Dosha. Farai seguire a questo pranayama cinque minuti di respiro nella narice destra, per favorire la circolazione e produrre calore. Durante la stagione invernale, l’Ayurveda consiglia di praticare fregagioni a secco su tutto il corpo, con un panno in cotone o misto canapa-lino su cui si è versato qualche goccia di oli essenziali di pompelmo o cipresso, per aumentare l’energia, sciogliere gli edemi e aumentare la circolazione linfatica. Ottimo l’auto massaggio con olio di sesamo, seguito da una doccia calda, mentre per prevenire sinusiti e congestioni delle vie respiratorie ricordati di mettere sempre un cappello durante la stagione fredda. Per contrastare il grigio e il bianco intorno a noi, sarebbe bene indossare colori caldi, come l’oro e il rosso e l’arancio, ravvivando l’elemento fuoco nel nostro campo aurico. La pennichella pomeridiana, infine, non è consigliata in inverno perché aumenta kapha, rallenta il metabolismo e riduce il fuoco digestivo.
Il Sadhana invernale dovrebbe includere più spazi di silenzio, meditazioni più lunghe, e una vita sociale moderata. L’energia cala fortemente durante l’inverno a causa della mancanza e della distanza delle radiazioni solari. Sbagliatissimo pensare di mantenersi attivi a tutti i costi con zuccheri raffinati, caffeina e alcol che vanno a stressare fortemente le surrenali, ghiandole chiave per una buona immunità, sorgenti di vitalità e energia, legate al primo chakra. Meglio affidarsi ad un infuso di urtica dioica, energizzante gentile.
Occorre coricarsi presto, per attivare un buon sonno fisiologico e ristoratore che tenga alte le difese immunitarie, evitando disordini stagionali e soprappeso.
BOX1
Turmeric, il sole d’inverno
La curcuma, o zafferano indiano, è una radice dal rasa (sapore) caldo e dolce, che supporta il sistema nervoso e rende il corpo più abile nel sopportare lo stress. Ha innumerevoli proprietà benefiche per l’organismo, in particolare per la sua capacità di contrastare i processi infiammatori all'interno dell'organismo. La curcumina in essa presente è un potente antiossidante, in grado di contrastare l'azione dei radicali liberi, responsabili dei processi di invecchiamento ed in grado di danneggiare le membrane delle cellule che compongono il nostro organismo. La curcuma inoltre anche di proprietà antisettiche e sotto forma di integratore, è usato come antidolorifico naturale contro i dolori articolari.
BOX2
UNA PERFETTA TISANA ANTI-KAHPA
Zenzero, Timo e fiori di Sambuco
Infuso dalle qualità stimolanti, diaforetiche (aiuta a sudare), espettoranti, leggermente anti-infiammatorie, antitussigene e antisettiche, indicatissimo per raffreddamenti come raffreddori  e influenze. In caso di  necessità, un tazza bollente di infuso e via sotto quattro coperte a sudare. Spesso fa miracoli. La febbre si abbassa, la tosse matura e il giorno dopo stiamo già meglio. Dose: 1 cucchiaio o più per tazza d’acqua bollente. Coprire e lasciare infondere per 10 minuti e poi filtrare.
BOX3
YOGI WINTER MENU
Insalata di carciofi e finocchi (per 2 persone)
2 carciofi - 1 finocchio - una manciata di capperi - mezza arancia – limone - Olio Extra Vergine d'Oliva dop - Gomasio
Mondate i carciofi togliendo le foglie esterne, fibrose e spuntateli abbondantemente, privateli del fieno interno e tagliateli a spicchi; poi, mano mano che saranno pronti, tuffateli in acqua acidulata con il succo di limone perché non anneriscano. Spuntate e mondate il finocchio, poi affettatelo sottile con l'affettatrice. Raccogliete in un'insalatiera le verdure insieme con una cucchiaiata di capperi e conditele con un'emulsione a base di succo d'arancia, gomasio, 60 grammi di olio
Cous cous con ceci, verdure e curcuma (per 4 persone)
250 g di cous cous integrale Bio - 100 g di verza -1 grossa patata -2 carote – un cespo di broccoletti -120 g di ceci lessati -250 g di pomodori pelati e schiacciati -1 scalogno -olio evo - 1 cucchiaio di curcuma – sale marino dell’oceano/Gomasio
Pulire e lavare le verdure. Tagliarle in piccoli pezzi. Ridurre la verza a striscioline. Tritare lo scalogno e metterlo in una pentola capace con tre cucchiai di acqua. Accendere la fiamma e unire le patate, i broccoli e i ceci. Far insaporire bene per 5 minuti, quindi unire la passata di pomodoro e mescolare bene. Cuocere ancora 5 minuti e aggiungere la verza. Aggiungere un pizzico di sale e mescolare ancora. Aggiungere mezzo bicchiere d’acqua bollente, unire la curcuma e proseguire la cottura con coperchio per non più di 5 minuti. Mettere il cous cous in un recipiente. Versarvi sopra due cucchiai di olio e un pizzico di sale e mescolare bene. Mettere 250 g di acqua sul fuoco e appena bolle versarla nel cous cous. Chiudere con un coperchio e lasciar riposare 5 minuti. Al termine di questo tempo vedrete che il cous cous avrà “bevuto” tutta la vostra acqua. Ora con una forchetta sgranatelo bene. Versare sopra il cous cous le verdure e servire caldo.
Biscottini natalizi
Per l’impasto: frullare eguali quantità di datteri e di mandorle (1 tazza), precedentemente ammollate in acqua per un ora, aggiungere al frullatore la scorza grattugiata di una arancia e poi spezie a piacere (vaniglia, cannella, noce moscata, chiodi di garofano, zenzero, cardamomo,…io ho usato una miscela di spezie per dolci). Aggiungere un cucchiaio di cacao.
Stendere l’impasto e ricavare dei biscotti, a mano o con delle formine natalizie. Essiccare i biscotti per mezza giornata (o in forno a 40° per un’ora) e poi ricoprirli di cioccolato.
Per la copertura di cioccolato: sciogliere farlo a bagnomaria 3 cucchiai di burro di cacao grattugiato. Aggiungere 1 cucchiaino di agave ed un cucchiaio di cacao, mescolare bene ed intingervi i biscottini. Mentre il cioccolato è ancora morbido, decorarli a piacere, con scorza grattugiata di arancia, semini di papavero e di sesamo, o cocco.

Giselle Bridger - L'impatto degli oli essenziali sul nostro corpo mente

Nel nostro secondo incontro sugli oli essenziali, abbiamo parlato di Medicina Vibrazionale.


Da questa prospettiva che legge tutto sotto forma di frequenze e risonanze, il corpo, la mente e le emozioni sono visti come tre oggetti appartenenti a un sistema complesso in cui ogni cosa ha un impatto su ogni altro oggetto come l'effetto di una goccia che cade su uno specchio d'acqua che crea delle onde. Il pensiero positivo, il buon umore e la risata generano nel corpo un innalzamento della frequenza di base (ca 64 MZh) dai 10 ai 15 MZh, quando invece siamo invasi da pensieri negativi il nostro corpo vibra a una frequenza tra i 10 e i 20 MZh piu' bassa rispetto allo stato di salute normale.

Con questo voglio mettere l'accento sul fatto che l'attitudine e l'intenzione con cui si compiono le azioni quotidiane cambiano il corso degli eventi e l'effetto che queste azioni hanno su di noi. 
Mangiare un piatto di spinaci e avocado (cibi di per se' ad altissima "vitalita' e valore nutrizionale) rimuginando su quello che non va nella nostra vita, sul passato piuttosto che quello che ci preoccupa del futuro, di certo non avra' lo stesso "vantaggio" che farlo in un momento in cui ci si puo' godere ogni boccone, assaporandolo, dando la possibilita' al nostro corpo di creare gli enzimi per digerirlo e "riceverlo". 

La ricettivita' e' un fattore fondamentale quando si tratta di nutrizione, oli essenziali ma anche yoga e meditazione.. siamo disposti a ricevere completamente il dono di quello che ci offre il momento presente?

Qual e' l'attitudine con cui camminiamo per strada, facciamo la spesa, mettiamo in ordine casa, prepariamo da mangiare ?

Il mio desiderio e' quello di (aiutarmi e) aiutare le persone che si rivolgono a me a costruire gradualmente una serie di Rituali Quotidiani che riguardano: alimentazione, respirazione, yoga, meditazione, uso terapeutico degli Oli Essenziali, cura di se', affinche' ci si ricordi di sintonizzarsi su energie positive e vitali. 

Gli Oli Essenziali producono frequenze coerenti che sono naturalmente in sintonia con la frequenza di salute del nostro corpo e quindi lo aiutano a ritrovare l'equilibrio.  
Uno dei modi migliori per cambiare i pattern disfunzionali nei nostri corpi energetici e' fare uso di medicine vibrazionali che abbiano frequenze specifiche. 

Gli oli essenziali sono gli elementi "vivi" in natura con la frequenza piu' alta e ci aiutano a contrastare (insieme a uno stile di vita sempre piu' consapevole) gli agenti patogeni nell'aria che respiriamo e nel cibo in scatola o precessato che mangiamo, le radiazioni elettromagnetiche, l'inquinamento particellare dell'aria .. tutti elementi che abbassano notevolmente le frequenze del nostro corpo nonche' acidificano il ph del sangue.

Ecco qui di seguito qualche esempio di frequenze di oli essenziali:

Idaho Blue Spruce 580 MZh
Rose 320 MZh
Helychrisum 181 MZh
Frankincense 147 MZh
Lavender 118 MZh
Blue Chamomile MZh
Myrrh 105 MZh
Juniper Berry 98 MZh
Peppermint 78 MZh
Basil 52 MZh 

Per avere un paragone, la frutta e la verdura fresca maturata al sole e biologica vibra a una frequenza di circa 15 MZh; le erbe essiccate tra i 12 e i 22 MZh; le erbe fresche tra i 20 e 27 MZh.

Il nostro corpo, quando e' sano vibra tra i 62 e 68 MZh, quando abbiamo la febbre la frequenza sende a 58 MZh, quando lo stato di acidita' del sangue favorisce l'insorgere della candida scendiamo a 55 MZh, quando inizia a svilupparsi una formazione tumorale si rilevano circa 42 MZh 3 quando l'energia inizia ad abbandonare il corpo si misurano dai 20 MZh in giu'.

Durante la lezione di domenica scorsa abbiamo parlato delle costituzioni fisiche energetiche secondo le classificazioni della medicina Ayurvedica e come gli oli essenziali possono aiutare a bilanciare gli squilibri degli "elementi" nel nostro corpo.

VATA 
Natura fredda e secca che tende all'irregolarita' e l'irrequietezza. Quando siamo soggetti a uno squilibrio dell'elemento Aria Vata - che accade spesso nella stagione invernale e al cambio di stagione - e' facile soffrire di insonnia, stitichezza, iperattivita' mentale, ansia, pelle secca, mal di testa.
Questi gli oli singoli consigliati:

Cinnamon Bark
Eucalyptus
Bergamot
Jasmin
Rose
Sandalwood
Lavender
Ylang Ylang
Geranium
Wild Orange
Lemongrass
Ginger
Vetiver
Lemon
Clove
Basil
Marjoram
Oregano
Black Pepper

e come blend di oli:

Balance
Serenity
Citrus Bliss
In Tune
Past Tense

PITTA
L'elemento fuoco caratterizza i corpi che hanno una natura cada e intensa, quando il fuoco "divampa" predomina uno stato di agitazione, frustrazione, impazienza o rabbia che si manifesta in stati infiammatori della pelle o dell'intestino.
Per bilanciare questo elemento questi oli vanno a placare le fiamme:

Peppermint
Rose
Wintergreen
Roman Chamomile
Lavender
Lemon
Melissa
Fennel
Coriander
Tangerine
Wild Orange
I blend di oli consigliati:

Balance
Serenity
Aromatouch

KAPHA 
L'elemento acqua e terra quando e' dominante in una costituzione caratterizza un corpo grande e placido che emana uno stato di calma e serenita', quando c'e' un eccesso di elemento acqua nel corpo si riscontrano problemi respiratori, muco, digestione lenta, ritenzione idrica, senso di pesantezza.
Gli oli essenziali consigliati sono:

Basil
Cedarwood
Cardamom
Cypress
Rosemary
Juniper Berry
Lemongrass
Myrrh
Thyme
Clove
Clary Sage
Black Pepper
Fennel
Peppermint
Cumin
Frankincense
Ginger

e come Blend sinergici di oli essenziali:
Digestzen
Breathe

Per domande e approfondimenti non esitate a scrivermi un email a giselbridger@gmail.com

~ Love smells delicious ~ 

adagio urbano - un libro scritto da teresa monestiroli - da leggere!

Teresa Monestiroli, che pratica yoga da mondō, ci ha chiesto di presentare a Yoga Festival il suo libro Adagio Urbano.
Questi i nostri appunti.



Teresa è una giornalista e Adagio urbano è il suo primo libro in cui prendendo spunto dalla sua scelta di vita ci racconta le esperienze di altre persone.
Ci piace che lo faccia senza commentarle troppo, senza cercare di convincerci di nulla.
È una lettura piacevole e scorrevole, una carrellata di tanti squarci di normali vite quotidiane, ma i temi che emergono, con nonchalance , senza che Teresa dia loro troppo peso, sono piuttosto significativi.

La città - Il suo adagio è urbano, il libro è dedicato ai cittadini ed è un invito a riscoprire il piacere di rallentare in una grande città. Questa è già una prima cosa su cui soffermarsi, spesso infatti quando si parla di downshifting la proposta è quella di un cambiamento radicale: lascio il lavoro e lo stress della città per una nuova vita bucolica.
Qualcuno lo fa se questo è nelle sue corde ma le storie di cui Teresa ci racconta sono alla portata di tutti. Sono un invito a riconsiderare giorno per giorno le nostre vite e a non dare x scontato che scelte fatte anni addietro debbano essere uguali per sempre. Chi ci conosce sa che su questo argomento potremmo aprire una parentesi lunghissima raccontando una nostra recente storia. ma la conserviamo per il prossimo libro di Teresa :).

Le difficoltà - Ci piace che Teresa ci ricordi spesso i dubbi e le difficoltà della sua scelta non solo prima del cambiamento ma anche dopo.. rende tutto molto credibile e alla portata di tutti. Stefano, il poeta, chiede un part time del 75% e per i primi tempi non riesce a fare nulla nelle due ore di libertà ritrovata, le passa inchiodato a una panchina a guardare il vuoto.


L'adagio urbano che Teresa ci racconta è un cambio di vita senza gesti eclatanti, qualcuno si licenzia e si reinventa ma a volte basta provare a cambiare il ritmo, trovare un ritmo naturale, un ritmo che è soprattutto interiore. Ognuno deve trovare il suo. Susanna per esempio, un altro dei protagonisti, l'ha trovato andando al lavoro a piedi, 10 km tutti i giorni sono il suo prezioso momento per sé.

Coltivare, restaurare, condividere, camminare, pedalare, l’adagio urbano può essere declinato in tantissime forme e Teresa non vuole indicarcene una migliore di un’altra. Ogni storia ci porta davanti a una riflessione, a un tema. Siamo tutti invitati a prenderci la responsabilità delle nostre vite, siamo aiutati a vedere con più chiarezza e soprattutto capiamo che esiste la possibilità concreta di Cambiare le cose dal basso.

Non si parla solo di downshifting ma di condivisione, volontariato civile, attivismo sociale. Prendersi del tempo per sé non significa necessariamente isolarsi ma può anche diventare un modo per fare qualcosa per la comunità. Manuel, giardiniere, dice una delle frasi più belle " è bellissimo avere il privilegio di poter fare una cosa che ami senza ritorno economico".

Il silenzio - Non sappiamo se arriveremo a fare compagnia a Francesca che un giorno alla settimana non parla, non usa le parole, non usa il telefono, non legge né invia messaggi ma molti di noi sentono sempre più spesso la necessità, non il desiderio, proprio la necessità, di momenti di silenzio. Non per far riposare le orecchie ma la mente.

Efficienza - Ce lo racconta il bike messenger ma noi l’abbiamo già provato nella nostre vite, il rallentamento non è a scapito dell’efficienza ma è proprio il contrario. Sappiamo tutti quanto tempo abbiamo perso per aver voluto fare le cose troppo in fretta. Per non parlare del fatto che "quando si va di fretta tutto finisce per essere uguale".
Per gran parte della nostra vita chiediamo a noi stessi la massima efficienza, talvolta è caratteriale, ma spesso è inevitabile se lavori, sei mamma, moglie, hai il cane ecc. Spesso tiriamo un po' troppo la corda finché realizziamo che così proprio non va e che dobbiamo ricominciare da capo e fare un lavoro ancora più difficile : imparare a fare una cosa per volta e pensare una cosa per volta.

E qui arriviamo al tema per eccellenza: la presenza. Se alla parola rallentamento sostituiamo la parole presenza, non abbiamo bisogno di aggiungere altro.
La differenza vera nella nostra vita la fa l’ESSERCI. E credo sia il motivo per cui Teresa ha pensato proprio a Yoga Festival per parlare del suo libro.






venerdì 4 dicembre 2015

30 dicembre 2015- 5 gennaio 2016 - New Year Spiritual Healing Retreat

New Year Spiritual Healing Retreat
30 dicembre 2015- 5 gennaio 2016t
Antico Borgo Tignano (Siena)
 
Una vacanza di pace e natura per ritrovare visione e lentezza, immersi in un luogo incantevole che ci aiuterà a ritrovare serenità e a espandere la consapevolezza.
 
Il ritmo frenetico delle nostre vite ci lascia spesso esausti e incapaci di riflettere su ciò che abbiamo vissuto e quanto abbiamo imparato. Per evitare che i momenti più importanti e le persone a noi più care scivolino via inosservati, dedicheremo un po' del nostro tempo, prima della fine dell'anno, per apprezzare il nostro percorso e ringraziare dei tesori ricevuti.
 
Gli ultimi giorni dell’anno aprono un portale energetico naturale in cui attingere saggezza, intuizione e forza interiore per individuare e affrontare consapevolmente i passi successivi nel 2016.
 
Rifletteremo sull’anno appena trascorso – cogliendone i messaggi e le lezioni più importanti –rilasciando rancori e attaccamenti, aprendo una via di guarigione luminosa per il nuovo anno.
Alterneremo momenti di silenzio e dialogo, immobilità e movimento, tatto e contatto, relax e attività, di gruppo e lavoro individuale, portando attenzione al nostro mondo interiore ed esteriore.
 
Con compassione e pazienza, lasceremo andare (dentro e fuori di noi) il vecchio per aprirci con fiducia e rinnovato entusiasmo al Nuovo.
 
OGNI GIORNO
-       Due pratiche Hatha Flow e pranayama
-       Una pratica di meditazione Mindfulness: Vidarshana &Vipassana
-       Meditazione e riti della notte di capodanno (grande rituale del Falò dalla tradizione toscana)
-       Una meditazione pranica sulla spiaggia
-       Tre gustosissimi pasti vegani/vegetariani al giorno (più il super cenone di capodanno)
-       Attività serali
-       Rituali di solstizio e di passaggio nel nuovo anno
-       Percorso di counselling guidato (Riflessioni sul 2015 e apertura al 2016, con esercizi e tecniche)
-       Spunti per un lifestyle completamente rigenerato per il 2016 secondo Ayurveda e Naturopatia
-       Momenti di riposo e silenzio individuali
-       Condivisione di gruppo e convivialità
-       Passeggiate ed escursioni nei dintorni
-       Presepe vivente storico di Casole d’Elsa
 
Con 
Marialaura Bonfanti (psicologa e naturopata, yoga&meditation teacher)
Vildana Hasic (yoga&pilates teacher)
Claudia Bonfanti (consellor e yoga teacher)  

periodo:
dal 30 dicembre al 5 gennaio

costi:
€720 a persona, 
comprensivo di vitto
alloggio (da 2/3/4/6 persone)
e pratiche (yoga, meditazione)

bambini:
fino a 4 anni: gratis
da 5 a 11 anni: 50%
dai 12 anni: tariffa intera

il viaggio non è incluso nel costo

pagamento:
€400 entro il 15 dicembre
saldo €320 entro il 22 dicembre

per info e prenotazioni:
mondo@mondoyogamilano.it
telefono 0276011748




giovedì 3 dicembre 2015

masterclass con Anna Inferrera: Earth Practice, domenica 13/12 alle 17

domenica 13 dicembre dalle 17 alle 19 
Masterclass con Anna Inferrera
Earth Practice:ritrovare il radicamento e la stabilità attraverso una pratica dedicata ala Terra
(€30).


Ci prepariamo ad entrare in un periodo frenetico di preparazione alle festività natalizie. Per essere facilitati nel riuscire a godersi questo momento come occasione per “restare” con i propri cari e rigenerarsi con una pausa prima del nuovo anno, lo Yoga può aiutarci a stabilire un buon equilibrio.
Nel nostro corpo che racchiude tutti gli elementi, la terra è legata alle fondamenta, alle radici. 
Coltivare l’elemento Terra all’interno del Tempio-Corpo con un lavoro dedicato alle posizioni di equilibrio riporta stabilità e con essa un senso di calma e solidità interiore.
In questa sadhana (pratica) di Prana Flow® verrà celebrato il radicamento del corpo fisico con movimenti che risvegliano l’energia vitale; apriremo la pelvi e ritroveremo l’aspetto giocoso della pratica attraverso le posizioni di equilibrio.



torna lo shakti circle: venerdì 11 dicembre alle 18,30

venerdì 11 dicembre alle 18,30 torna lo Shakti Circle con Marialaura Bonfanti.
Il nostro cerchio di sorellanza si riunirà per fare insieme un rito di passaggio al femminile verso il Solstizio d’inverno.(Offerta libera)



SHAKTI CIRCLE
OJO DE DIOS
Il nostro cerchio di sorellanza si riunirà finalmente venerdì 11 alle 18.30 per fare insieme un rito di passaggio al femminile verso il Solstizio d’inverno. Sarà un tuffo nel calore del nostro cerchio magico, che colmeremo di colore e bellezza, facendo nascere per ciascuna di noi un mandala in tessuto dei nativi americani. Grazie agli innumerevoli fili di lana che avvolgeremo ai nostri piccoli telai, tesseremo insieme le trame del nuovo anno sciogliendo i nodi del passato. 
La meditazione a cui daremo forma nel cerchio sarà un Portale Spirituale per generare un tessuto di vibrazioni di pace per noi stesse, per le nostre famiglie e per tutto il pianeta.
 
Impareremo a stare insieme nel silenzio operoso, a filare” le nostre vite in armonia e saggezza, a creare un simbolo pieno di potere di guarigione per tutti. È tempo di perdonare, riconoscere e lasciare andare quel che deve essere liberato, per accogliere quel che è pronto ad arrivare. Ci ritroveremo in antiche storie, ci specchieremo negli occhi di donne vicine e lontane, per aiutarci, accompagnarci e riscoprirci insieme, l'una accanto e di fronte all'altra, unite nel cerchio, simbolo arcaico che in eterno risuona della magica vibrazione di sorellanza, unità, canto e devozione.
 
Prendi posto nel cerchio, ti aspettiamo per vivere insieme questo nostro viaggio nel profondo.
 
Cosa portare: un gomito di lana del colore che più ti piace. Perline a foro medio-largo. Forbici. 

Il Mandala OJO DE DIOS
Il Mandala OJO DE DIOS (Occhio di Dio) è un filato di tessitura ed un oggetto spirituale, è tessuto con filato e legno, usando diversi colori. La tessitura del MANDALA è una pratica contemplativa e spirituale usata da molti popoli indigeni delle Americhe e del Tibet, e le credenze che le circonda variano con la posizione geografica e la storia.
Tradizionalmente Il Mandala è stato creato per le celebrazioni o per conferire una benedizione, presentato come regalo o progettato per benedire una casa : RIFLETTONO UNA FIDUCIA NELLA PROVVIDENZA CHE TUTTO VEDE. L’occhio spirituale (Mandala) ha il potere di vedere e capire le cose sconosciute all’occhio fisico.
I Mandala tradizionali sono spesso intrecciati in solitudine, come una parte di una prolungata meditazione o preghiera. In altri contesti invece sono parte di un impegno comune e quindi un'esperienza vissuta come condivisione e connessione. Per secoli, le donne nelle montagne del new Mexico creavano Mandala in cerchio (cerchi della saggezza) di apprendimento con le più anziane. In altre parti del mondo sono stati utilizzati come strumento rituali o per riti di passaggio, un vero e proprio oggetto magico.
I quattro punti rappresentano i processi elementari: TERRA, FUOCO, ARIA e ACQUA.
Nella tradizione del Messico Occidentale quando nasce un bambino, l’occhio centrale che costituisce il Mandala è tessuto dal padre, poi si aggiunge un occhio per ogni anno di vita del bambino fino a quando il bambino raggiunge i cinque anni.
L’occhio Spirituale (Mandala) nella tradizione tibetana viene intessuto con filati di lana o di seta ed è una forma del nodo infinito degli OTTO SIMBOLI DI BUON AUSPICIO (ASHTAMANGALA). In alcuni rituali particolari diventa la pura dimora terrena della Divinità, oppure può agire come trappola per i demoni. La tradizione dice che l’Occhio Spirituale fu usato proprio a questo scopo da PADMASAMBHAVA, dopo la sua danza Vajrakilaya durante La consacrazione del monastero di Samye durante la prima consacrazione del Buddismo in Tibet.
 


martedì 1 dicembre 2015

coming soon in dicembre!

COMING SOON
Dicembre per molti è un periodo frenetico in cui ancor più del solito è importante trovare qualche momento per connetterci con noi stessi.

>>venerdì 11 dicembre alle 18,30 torna lo Shakti Circle con Marialaura Bonfanti.
Il nostro cerchio di sorellanza si riunirà per fare insieme un rito di passaggio al femminile verso il Solstizio d’inverno.(Offerta libera)

>>domenica 13 dicembre dalle 17 alle 19 Masterclass con Anna Inferrera
Earth Practice:ritrovare il radicamento e la stabilità attraverso una pratica dedicata ala Terra(€30).

questa settimana!


Ecco le news della settimana:

// Attenzione il centro rimarrà chiuso nei giorni 5-6-7-8 dicembre. Sabato 5 dicembre non ci saranno lezioni.


//questa settimana la lezione di Anna Inferrera raddoppia: la trovate sia il martedì alle 20 che il mercoledì alle 19,30. Prenotate!

//Martedì alla lezione delle 18,30 Paola  Mattei ci guiderà in una pratica per preparare corpo e mente per Pincha Mayurasana (la posizione della Coda di Pavone).

//alla lezione di mercoledì alle 13 anche questa settimana ci sarà Giselle Bridger! 

//vi ricordiamo che a grande richiesta sono stati aggiunti due nuovi corsi con Vildana!
-il giovedì alle 10,20 hatha yoga
-il martedì alle 11,45 pilates 


//questa settimana tutte le classi di Marialaura Bonfanti sono dedicate a Yoga&Ayurveda:
Una pratica autunnale per sostenere Vata attraverso il Fuoco (Agni). La fine di novembre segna un preludio dell'inverno. L'energie cosmiche Aria+Etere ancora dominanti sono aggravate ancora di più degli elementi Terra e Acqua a mano a amano che il freddo si fa più pungente. E' il momento di attivare l'energia del Fuoco (Agni), con intensità e consapevolezza, per sostenere la digestione, il sonno e la purificazione. Lavoreremo con l'Energia nella sua forma di calore (Agni Prana) e di consapevolezza (Buddhi), e ci faremo sostenere da potente Makara mudra per aiutare il meridiano del fegato, Maestro del calore. Una pratica speciale, adatta a tutti i livelli.

nuovo sito!

ci trovate qui: www.mondoyogamilano.it