venerdì 29 gennaio 2016

Marialaura Bonfanti: L'ayurveda e la teoria dell'energia - domenica 31 gennaio 17-19 - €10

aspettando l'incontro sull'ayurveda di domenica 31 gennaio con Marialaura, ecco un suo articolo sulla Teoria dell'energia:

Marialaura Bonfanti

L’AYURVEDA E LA TEORIA DELL’ENERGIA
LA COSTITUZIONE DI NASCITA: PRAKRITI E VIKRITI


Beato colui che conosce lo scopo della sua vita.
Dio ha fatto in modo che l'illusione sembri reale e il reale un'illusione.
Ha nascosto il mare ed ha reso visibile la schiuma;
ha nascosto il vento e manifesta la polvere.
Beato colui che conosce lo scopo della sua vita.
Tu vedi la polvere turbinare, ma come potrebbe sollevarsi da sola?
Tu vedi la schiuma, ma non l'oceano.
Perciò invocalo con le azioni, non con le parole,
perché le azioni sono reali e ti daranno la salvezza nella vita a venire.
Rumi


La costituzione individuale o prakriti è uno strumento molto importante in Ayurveda. Sulla base della costituzione individuale si hanno indicazioni per la diagnosi e il trattamento delle malattie, per la scelta della dieta, per determinare lo stile di vita più adatto.
La prakriti indica in quale proporzione si trovano i dosha nella costituzione di un individuo. Individuando la prakriti personale, si possono capire in modo molto approfondito le caratteristiche di un individuo: il tipo fisico, gli aspetti della mente e della psiche, gli aspetti positivi e negativi del carattere, il tipo di lavoro a cui si è portati, la predisposizione a certe malattie, ecc.

La parola prakriti (o prakruti ) significa "natura", più precisamente è la "forma originale", da pra = inizio e kruthi = formare. La malattia compare quando ci si discosta da questa forma originale con un cambiamento a livello psicologico o fisiologico.
La prakriti individuale è determinata dalla proporzione in cui si trovano i dosha in ogni persona, questa è una caratteristica peculiare ed unica per ogni individuo e secondo tale misura la persona acquisisce particolari caratteristiche fisiche, mentali e caratteriali.

Fattori responsabili per formazione della prakriti individuale
- la qualità dell'ovocito materno
-  la condizione dell'utero, la dieta e lo stile di vita della madre durante la gravidanza
- la natura degli elementi dominanti nel feto
- la qualità dello sperma del padre

Secondo l'Ayurveda ci sono altri fattori responsabili nella formazione della prakriti, questi fattori operano a un livello molto sottile e potrebbero essere comparati a quel che noi chiamiamo fattori ereditari.
- Famiglia: soprattutto il carattere e il comportamento dei genitori e dei nonni influenza la natura psico-fisica del bambino.
- Ambiente culturale: il carattere dell’ambiente culturale, religioso e sociale in cui nasce un bambino influisce sulla sua natura.
- Luogo di nascita: a causa delle differenti condizioni climatiche ed ambientali il bambino assume alcune qualità particolari. Per esempio le persone nate nei climi caldi hanno la pelle più scura e sopportano meglio il clima caldo.
- Età dei genitori: in Ayurveda si dice che i bambini nati da genitori di diverse classi di età hanno certe qualità specifiche. In tarda età, per esempio, il seme diventa debole e questo influenza la prakriti del bambino.
 - Periodo dell'anno: i bambini nati in diversi periodi dell'anno possono avere certe caratteristiche ed abitudini particolari. Questo concetto viene spiegato bene nella scienza dell'astrologia vedica (lo Jyotish è parte della letteratura vedica ed è uno strumento utile per capire le caratteristiche individuali). Che ci si creda o no, differenti periodi dell'anno sono in relazione a diversi pianeti. Per esempio, un bambino nato in un periodo in cui Saturno è forte avrà caratteristiche diverse da uno nato nel periodo in cui predomina Giove.
- Caratteristiche individuali dei genitori: come il tipo di famiglia o la classe sociale influenza la prakriti del bambino, così le caratteristiche uniche e individuali dei genitori hanno la loro influenza.

I tre dosha
Uno dei concetti più importanti dell'Ayurveda è quello dei Tridosha: vata, pitta e kapha. I tre dosha vengono presi in considerazione nel determinare la costituzione individuale, l'origine delle malattie, i trattamenti, i metodi per mantenere la buona salute, la routine giornaliera e stagionale, le terapie di purificazione (pancha karma ), le terapie di tonificazione, il massaggio, il tipo di esercizio fisico, la dieta, ecc. Quindi è molto importante capire il concetto di base dei tre dosha

Qualità dei dosha
La prevalenza degli elementi in ogni singolo dosha ne fa dedurre le loro qualità. 

Vata che è composto principalmente di spazio e aria, in generale è secco, leggero, ruvido, mobile, freddo, sottile e permeante. 

Pitta, composto di fuoco e acqua, è caldo, acuto, liquido, di odore sgradevole, leggermente untuoso, acido e piccante.
Kapha, composto di acqua e terra, è freddo, denso, lento, stabile, viscoso, pesante, liscio, soffice e appiccicoso.

Conoscendo la composizione e le qualità dei dosha risulta abbastanza facile correlarli con il cibo e lo stile di vita. Il principio da applicare è che i cibi e i comportamenti che hanno le stesse qualità di un dosha aumentano quel dosha particolare, mentre le sostanze e lo stile di vita che ha qualità contrarie a un certo dosha lo fanno diminuire. Per esempio, essendo spazio e aria gli elementi predominanti nel dosha vata , esso verrà aumentato da cibi come i cavoli e i legumi che tendono a produrre aria, verrà aumentato anche da uno stato di agitazione prodotto dallo stress e dall'irregolarità nello stile di vita. Vata verrà invece diminuito dai cibi pesanti, untuosi e acquosi, verrà diminuito anche da uno stile di vita regolare e tranquillo.

Tipi di prakriti o costituzione
Secondo la predominanza di uno, due o tutti e tre i dosha, sono possibili 10 tipi di costituzione:
Vata
Pitta
Kapha
Vata – Pitta (e Pitta – Vata)
Pitta – Kapha (e Kapha – Pitta)
Vata – Kapha (e Kapha – Vata)
Vata – Pitta – Kapha

La maggior parte delle persone è una combinazione di due dosha, esse possiedono le caratteristiche di ambedue i dosha secondo la percentuale della combinazione. Più raramente si ha la predominanza di un solo dosha, mentre estremamente rara è l'ultima combinazione, che è il tipo migliore di costituzione, perché lo stato equilibrato dei tre dosha neutralizza le loro cattive qualità.

La costituzione individuale differisce anche per la predominanza dei tre guna, le qualità della natura: Sattva, purezza, Rajas, energia, dinamicità e Tamas, inerzia (vedi articolo sugli Elementi Fondamentali dell’Ayurveda). Così abbiamo costituzioni sattviche, rajasiche e tamasiche che, insieme con la predominanza dei dosha, danno luogo a una serie di sub-costituzioni.

Caratteristiche dei vari tipi di prakriti e vikriti
La prakriti o costituzione della persona è lo stato naturale che non significa squilibrio dei dosha . Se si ha una costituzione vata ciò non significa che si ha uno squilibrio di vata, ma significa che si ha una naturale predominanza del dosha vata nella costituzione e ciò non comporta squilibrio nei dosha o stato di malattia.
La vikriti o stato squilibrato dei dosha è lo stato di malattia che può riguardare uno qualunque dei tre dosha , anche quelli che non predominano nella costituzione individuale. Il medico ayurvedico deve ben distinguere fra questi due concetti e, individuati i dosha che sono in squilibrio, deve cercare di riportarli al loro naturale equilibrio con le terapie adatte.

Fattori che squilibrano i dosha e disturbi correlati

Vata: le attività che aumentano vata sono: viaggiare, stare svegli fino a tardi la notte, guardare troppa televisione, vivere in un ambiente rumoroso, mangiare mentre si è ansiosi o depressi, sottoporsi a un continuo stato di stress, avere attività sessuale eccessiva. 
I disturbi causati da questi fattori potrebbero essere: dolori articolari, pelle secca, perdita della memoria, palpitazioni, insonnia, ansia, depressione e rigidità muscolare.
Pitta viene aggravato da cibi acidi e piccati come peperoncini, cibi fritti, dal bere troppo tè, caffè, alcool e troppo fumo. 
La rabbia, il mangiare mentre si è arrabbiati, attività che comportano una grande passione, esposizione al sole e al caldo, troppo esercizio fisico o attività competitive, sono i comportamenti che aumentano pitta. 
I disturbi possono essere iperacidità, problemi della pelle, sensazioni di bruciore, disturbi del fegato come itterizia ed epatite, perdita dei capelli, infezioni urinarie, calcoli alla cistifellea e vari tipi di febbre. 

Kapha viene aumentato da cibi molto freddi, pesanti, untuosi, dolci, grassi, latte e latticini, gelati e carne. 
Le attività che squilibrano kapha sono: dormire durante il giorno, non fare sufficiente attività fisica, vivere in un clima freddo e umido, ecc. Le malattie che insorgono a causa degli squilibri di kapha possono essere: asma, tosse, anoressia, obesità, pigrizia e debolezza della digestione.

Fattori naturali che squilibrano i dosha
A parte i fattori di squilibrio elencati fin qui, i dosha si squilibrano naturalmente secondo la stagione, in diverse ore della giornata e nei vari periodi della vita. 

Vata aumenta naturalmente in autunno, nell'ultima parte del giorno e della notte (14-18; 02-06) e nella vecchiaia. 

Pitta aumenta naturalmente in autunno, intorno a mezzogiorno e mezzanotte (10-14; 22-02) e durante la giovinezza e la maturità. 

Kapha aumenta naturalmente in primavera, nella prima parte del giorno e della notte (6-10; 18-22) e durante l'infanzia. 

Questi periodi di aggravamento dei dosha valgono per tutti, anche per le persone che godono di buona salute.

Luogo dei dosha nel corpo
Anche se i dosha si trovano in tutto il corpo, sono localizzati prevalentemente in certe parti di esso. 
Kapha si trova nella parte superiore del corpo: testa, naso, gola, torace, parte superiore dello stomaco, articolazioni, tessuto adiposo. 
Pitta si trova nella parte mediana del corpo: fegato, duodeno, reni, linfa, sangue. 
Vata è presente in maggior misura nella parte bassa del corpo: vescica urinaria, colon, zona pelvica, cosce, gambe, ossa.

Funzione dei dosha

Vata significa letteralmente movimento ed origina ogni tipo di movimento nel corpo, quindi le attività come la respirazione, il movimento del cibo lungo il tratto intestinale, la circolazione dei vari fluidi, l'escrezione dei materiali di rifiuto, lo scorrere degli impulsi nel sistema nervoso, sono tutte funzioni governate da vata. 

Secondo i testi classici dell'Ayurveda, l'eccesso di vata nel corpo provoca l'insorgere di 80 tipi di malattia fra cui: artrite, stitichezza, insonnia, ansia, depressione, paralisi, ecc. 

Pitta il cui significato è ciò che scalda, cuoce o digerisce, governa tutte le funzioni metaboliche che avvengono nel corpo: la digestione del cibo, la sensazione di fame e di sete, la vista , la temperatura corporea, le funzioni intellettuali (capacità di digerire le idee), il colore della pelle, ecc. 

Ci sono 40 tipi di malattie causate dallo squilibrio di pitta, fra esse: itterizia, eruzioni cutanee, infezioni delle vie urinarie, febbre, acidità, ulcere gastriche e duodenali, ecc. 

Kapha il cui significato letterale è coesione o ciò che tiene insieme le cose, è responsabile della creazione della struttura corporea. Tiene insieme i vari tessuti per dare sostegno al corpo. Le parti solide del corpo come i tessuti sono in gran parte dovute al kapha. Kapha è anche responsabile delle emozioni come l'amore, la pazienza e la clemenza. 

Le malattie causate dallo squilibrio di kapha sono di 20 tipi, fra esse: nausea, anoressia, digestione debole, tosse, congestione del petto, difficoltà respiratorie, obesità, ecc.

Diversi stati dei dosha nel corpo
Per il normale funzionamento delle funzioni corporee i dosha devono essere presenti un una specifica quantità, essi possono essere presenti nel corpo in tre stati:
accrescimento quando i dosha sono presenti in quantità maggiore del normale;
equilibrio quando i dosha sono presenti in quantità normale;
diminuzione quando i dosha sono presenti in quantità insufficiente.
Di solito la causa di una malattia è l'accrescimento di uno o più dosha, mentre la diminuzione dei dosha in generale non causa disturbi gravi anche se causa una diminuzione della funzione naturale di quel dosha. Esiste anche il caso in cui un dosha invade la zone del corpo e le funzioni proprie di un altro dosha bloccandone l'azione. I sintomi che compaiono sono dati dall'eccesso del dosha invasore, ma il medico esperto sa riconoscere questo stato di cose e per ristabilire l'equilibrio riporta il dosha nella propria sede liberando i dosha bloccati.
In generale si può dire che kapha mantiene e rinsalda, vata crea e teorizza, pitta organizza.

SCHEMA RIEPILOGATIVA DEI TRIDOSHA
1. VATA = VENTO
- Attributi principali: SECCO, FREDDO, LEGGERO, IRREGOLARE
- Elementi: Etere nella sostanza, Aria nel movimento.
- Guna: Sattva
- Kosha: Anandamaya e Manomaya kosha
- Potere: movimento
- Sede nel corpo: domina tutta la regione addominale sotto l’ombelico. Si trova inoltre in tutti gli spazi vuoti, organi cavi, articolazioni, cavità ossee. Le anche e la parte bassa della schiena.
- Vata è in relazione al sistema nervoso, controlla la corteccia motoria e il midollo spinale, la coordinazione dei movimenti. Presiede alla comunicazione, al linguaggio, mantiene l’efficienza degli organi di senso. Controlla l’apparato respiratorio e i movimenti connessi alla respirazione. - Governa il cuore, i polmoni, la circolazione, la riproduzione, l’evacuazione
- Sito fisico di accumulo: colon. E a seguire: bacino, anche cosce, orecchie e ossa.  L’eccesso di Vata si accumula soprattutto sotto forma di gas nel colon con disfunzioni a carico dell’intestino crasso, della regione pelvica, delle articolazioni, delle ossa e della pelle. Oppure sotto forma di energia nervosa. E il corpo si libera dell’eccesso proprio attraverso i gas, l’energia mentale e muscolare.
- Qualità positive: creatività, entusiasmo, velocità, agilità, capacità di reazione.
- Organi sensoriali: udito e tatto (orecchi e pelle)
- Organi di azione: parola e mani
- Cura principale per riequilibrio: clistere.
- Stagione: domina nella stagione fredda e secca.
- Ora del giorno: 14-18 e 2-6.
- Emozioni: paura, ansia, nervosismo.
- Tipo fisico: arioso ed etereo. Il suo corpo tende a produrre più gas e la sua mente a spaziare. anche le articolazioni scricchiolano. Tende a desiderare dolce, acido e salato per placare vata, ma lo farà in eccesso (o troppo poco) per la sua natura irregolare.
- Fattore di squilibrio: eccesso di gas, dovuto a cattiva digestione. Malattie mentali, nervose digestive, astenia, indebolimento di tutti i dathu.
- Disturbi: dolori, rigidità, disturbi muscolari e tendinei (reumatismi), tossine, sudore, costipazione o diarrea, disordini nervosi, dolori alla schiena, disturbi mestruali, tensione, depressione, stress, magrezza, problemi di cuore di polmoni, gola capo, singhiozzo, asma, disidratazione, digestione difficile, malattie vescica, ano.
- A livello biologico Vata rappresenta il metabolismo (BRAMHA- CREAZIONE - capacità di generare energia, di liberarla). A livello cellulare Vata porta nutrimento alle cellule e ne elimina le scorie.
- I tipi vata possono essere molto alti o molto bassi con una struttura ossea esile e con scarsa massa muscolare. La qualità arida di vata si manifesta con pelle secca e ruvida, articolazioni che scrocchiano, capelli secchi, ruvidi e ricci, occhi piccoli, asciutti e infossati, unghie fragili. Il tipo vata soffre il freddo e spesso lamenta problemi di circolazione.
L’appetito e la digestione sono variabili, hanno abitudini alimentari irregolari che peggiorano la capacità di digestione. In genere soffrono di stitichezza. Sonno a volte disturbato per la naturale tendenza all’eccitazione.
Sono persone, attive, irrequiete, parlano velocemente e si muovono in fretta, hanno rapide fluttuazioni di energia per cui si stancano facilmente e a volte non riescono a sostenere l’attività frenetica che a loro piace tanto.
Psicologicamente i tipi vata sono dotati di grande creatività e particolare predisposizione alle attività artistiche. Per la loro natura instabile diventano a volte nervosi, timorosi e spesso sono afflitti da molte ansietà anche se non esistono problemi reali. Veloci ad apprendere ma altrettanto veloci a dimenticare. Scarsa forza di volontà, poca tolleranza e fiducia in sé stessi. Tendono a guadagnare denaro velocemente e a spenderlo velocemente.

2. Pitta - Potere della digestione e della cottura - SOLE
- Attributi principali: CALDO, OLEOSO E IRRITABILE.
- Guna: rajas
- Potere: combustione
- Kosha: Pranamaya e Vijannamaya
- Elementi: è fuoco nella sostanza e acqua nel veicolo con cui presenta nel corpo umano (secrezioni untuose e acide).
- Emozioni: fame e sete, debolezza e forza, caldo freddo. Rabbia, gelosia, irascibilità, vendicatività.
- Pitta presiede ogni forma di digestione, dal livello cellulare a quello gastrointestinale. Anche a livello mentale e spirituale. Incrementa la digestione, purificazione, passione, escrezione, , appetito, lucidità, calore, sudore. Presiede il sistema enzimatico e quello endocrino.
- Sede nel corpo: domina la regione fisica tra l’ombelico e il cuore. In generale si trova nell’intestino tenue, nello stomaco, nel sudore, nelle ghiandole sebacee, e come tessuti nel sangue e nella linfa. Altra sede secondaria sono gli occhi. Il corpo lo elimina sotto forma di succhi gastrici e bile.
- Organo di senso: occhio
- Organo di azione: piedi
- Sito fisico di accumulo: l’intestino tenue, sotto forma di acidità.
- Come fattore di malattia si manifesta con eccesso di tossine nel sangue che dà luogo a infiammazioni e infezioni.. L’eccesso di pitta è accumulato principalmente nell’intestino tenue, nella bile, nel fegato, nello stomaco, nelle ghiandole sudoripare, nel tessuto adiposo, nel sangue e negli occhi.
- Cura principale per riequilibrio: purga.
- Stagione: stagione calda
- Ora del giorno: 10-14  22-2
- Disturbi: alterazioni del metabolismo, disordini digestivi, malattie del fegato, dell’intestino, degli occhi, irritazioni cutanee, vomito, giramenti di testa, cefalee.
- Pitta rappresenta il catabolismo (SHIVA- distruzione, TRASFORMAZIONE): reazioni di demolizione. Stimolando il movimento e l’attività, Vata aumenta il catabolismo. Pitta regola gli enzimi, pitta è la forza che converte e regola l’attività degli enzimi. A livello cellulare Pitta brucia il nutrimento e libera l’energia per il funzionamento delle cellule.
- Il tipo pitta è la tipica testa calda, appetiti forti, resiste al freddo e ha ottima digestione. è naturalmente impaziente e aggressivo. dovrebbe consumare cibi dolci, amari e astringenti, invece predilige cibi acidi, salati e piccanti che lo rendono ancora più aggressivo e surriscaldare il corpo, generando squilibrio.
- Le persone pitta sono di altezza e corporatura media con struttura ossea e massa muscolare ben formata. Pelle soffice ed oleosa, chiara, ricca di lentiggini e nei, si arrossa facilmente al sole e hanno tendenza a soffrire di eruzioni cutanee. Capelli dritti, chiari, di colore rosso, biondo o bruno con tendenza a prematura perdita e imbiancamento. Occhi acuti, grigi, verdi o bruno-ramati.
Metabolismo forte e buona digestione. Tendenza alla sudorazione eccessiva, mal sopportano il caldo, la luce solare e il lavoro duro. Producono molta urina e feci molli ed abbondanti. Sonno di media durata ma ininterrotto.
Psicologicamente hanno grande intelligenza, buona capacità di comprensione e discriminazione. Portati naturalmente al comando hanno un forte spirito competitivo, sono ambiziosi, amano la prosperità, gli agi, le cose lussuose che esibiscono con piacere. Avendo una natura focosa, quando sono messi sotto pressione, tendono a essere aggressivi, critici, polemici e possono anche essere distruttivi.

Kapha: muco o flemma - Ciò che tiene attaccate le cose - LUNA
- Attributi principali: FREDDO, UMIDO, STABILE.
- Origine: Ojas
- Kosha: Annamayak.
- Guna: Tamas
- Potere: costruzione (VISHNU)
- Elementi: è acqua nella sostanza, contenuta nella pelle, nelle pliche mucose, ecc (fornendo anche la terra).
- Sede principale nel corpo: parte superiore: torace, gola, testa (i luoghi di produzione di muco). Secondariamente anche nel pancreas, nei fianchi e nello stomaco, dove si accumula il grasso.
- Organi di senso: naso e lingua (odorato e gusto)
- Organi di azione: genito-urinari e di escrezione
- Emozioni: Kapha ci dota di emozioni e sentimenti, ci dà la capacità di esprimere amore e devozione, fede, amore, odio, attaccamento distacco. I tipi kapha dovrebbero nutrirsi di cibi amari, piccanti e astringenti per scuotersi dal torpore, invece ricorrono al dolce, acido e salato per trincerarsi dietro le loro abitudini e non cambiare nulla.
- Sito fisico di accumulo: muco nei polmoni e nello stomaco (dove viene prodotto il muco che si riversa nei polmoni e nel sistema linfatico), bronchi, intestino, organi sessuali, naso, cavità del capo e orecchie. L’eccesso di Kapha viene espulso attraverso il muco. La linfa è il principale tessuto kapha del corpo che idrata e dà nutrimento a tutti i tessuti.
- Come fattore di malattia kapha si manifesta con un eccesso di linfa che diventa muco. ciò è causa di soprappeso, edema, malattie ai polmoni, ingrossamento delle ghiandole e altri disturbi kapha.
- Cura principale per riequilibrio: vomito terapeutico
- Stagione: stagione fredda e umida
- Giorno: 6-10  18-22
- Malattie: costipazione, catarro, edemi, gonfiori, sinusite, diabete, tumori.
- I tipi kapha accumulano energia al loro interno, risparmiano forze. I vata disperdono le loro forze. pitta deve armonizzare vata e kapha. Così il tipo kapha ha un corpo tendenzialmente più pesante il tipo kapha e terrestre e tende ad accumulare più facilmente sostanze acquose.
- Vata e kapha sono opposti, k. accumula energia, v. la disperde, v. promuove il cambiamento (in eccesso: iperstimolazione), kapha la stasi (in eccesso: inerzia). Pitta deve conciliare i due opposti.  ma vata e kapha devono stare in contatto reciproco. Cuore e polmoni sono in moto e richiedono lubrificazione costante. Vata dà il movimento. Kapha la lubrificazione. Così anche nelle articolazioni con il liquido sinoviale.
- Kapha l’anabolismo (VISHNU - costruzione): reazioni di sintesi. tutti i processi anabolici sono la crescita, lo sviluppo e le azioni riparative dell’organismo.
- L’azione di kapha è: rigenerazione dei tessuti, guarigione dalle ferite, lubrificazione delle articolazioni, le funzioni dell’apparato digerente e respiratorio. K rallenta il metabolismo. Controlla la stabilità e la lubrificazione. Itessuti e i mala che vata mobilita sono di competenza di k. Kapha obbliga terra e acqua a combinarsi armoniosamente, evitando gli eccessi dell’una (il corpo diventa troppo solido (calcoli)) o dell’altra (troppo liquido (edemi)).
-I tipi kapha hanno generalmente una corporatura solida, massiccia, ben sviluppata, con torace ampio. Atleti naturali dotati di ottima resistenza allo sforzo e alla fatica tendono ad ingrassare se non si tengono in esercizio. Pelle soffice splendente ed oleosa. Capelli fitti, scuri, soffici e ondulati. Occhi grandi e scuri.
Hanno un appetito regolare ma digestione e metabolismo in genere sono lenti. Tendono a muoversi lentamente, fanno fatica a mettersi in attività ma una volta entrati in azione sono dotati di eccezionale resistenza. Evacuazione lenta con produzione di feci molli e di colore chiaro. Sonno profondo e prolungato.
Essendo generalmente sani, felici e pacifici, psicologicamente i tipi kapha sono tolleranti, calmi, indulgenti, affidabili. Lenti ad apprendere, quando hanno acquisito la comprensione di una cosa non la dimenticano più. Hanno una naturale tendenza all’accumulo e per questo a volte possono esibire caratteristiche di avidità, attaccamento, invidia, ossessività. Sanno guadagnare il denaro e hanno la capacità di conservarlo.
 

giovedì 28 gennaio 2016

un nuovo corso dal 3 febbraio: hatha yoga...buongiorno!

dal 3 febbraio
il mercoledì dalle 7,15 alle 8,30
Hatha Yoga...Buongiorno!
Sarah Mancino

Perché non iniziare la giornata pensando proprio a ME stesso?
Prendendomi cura del mio respiro, del mio ascolto, del mio essere in quel momento presente, imparando che il mio buon umore e il mio benessere dipendono dal mio atteggiamento interiore.
E’ una scelta che posso fare, più volte durante il giorno, semplicemente decidendolo…
…e il mattino è il momento più prezioso!
Proporrò una pratica di Hatha Yoga dove il livello, come sempre, è soggettivo, ovvero dove ognuno ha la facoltà di andare più o meno a fondo con la propria pratica, indipendentemente dall’apparente difficoltà della postura.
Non mancheranno posture di equilibrio (per imparare a gestire la propria tenacia, capacità di concentrazione, pazienza e disponibilità), le posizioni sulla testa ed invertite (che al mattino sono un vero toccasana!...per invertire i flussi e imparare a cambiare prospettiva!), le sequenze per sciogliere le articolazioni ancora un po’ addormentate….le posture classiche, per andare sempre più a fondo nella conoscenza di sé, l’utilizzo della voce (scopriamo questo canale formidabile!), gli intramontabili saluti al sole per scaldare gli animi più freddi….e qualche rintocco di campana tibetana, per armonizzare corpo e spirito e impostare la giornata in un modo nuovo.



L'ayurveda delle origini - domenica 31 gennaio dalle 17 alle 19

MARIALAURA BONFANTI
Domenica 31 gennaio 2016 // h.17-19 // € 10


L’AYURVEDA DELLE ORIGINI

La teoria dell’Energia e il segreto della salute integrale

Prima tappa del nostro Viaggio nella conoscenza dell’Arte medica più antica della storia dell’Uomo: “Ayur-Veda”: la Conoscenza della Vita. In questo primo incontro daremo i fondamenti per comprendere la natura energetica dell’uomo e del Cosmo, la teoria dei PanchaMahaButha (Cinque Elementi naturali) e individueremo la prakriti o costituzione di nascita di tutti i partecipanti, per cominciare a diventare “Maestri di Equilibrio” (e quindi di Salute) in un Universo in costante mutamento. Comprenderemo infine come Yoga e Ayurveda siano scienze sorelle che, se usate insieme, diventano uno strumento di incredibile efficacia sulla cammino del Benessere profondo.



le lezioni di sabato 30 gennaio

// le lezioni di questo sabato:
alle 11 Paola Mattei - Vinyasa Flow: 

ci concentreremo sul secondo Chakra, Svadhisthana, che origina nel plesso sacrale, con una pratica dedicata alle nostre ANCHE e ai movimenti che ogni testa del femore può eseguire all'interno del proprio acetabolo. In particolare ci prepareremo per la posizione del saggio Koundinya, primo discepolo di Siddharta (EKA PADA KOUNDINYASANA II).
alle 13 Hannah Webb - Strong Body Yoga:
What is body strong yoga?
Body strong yoga is a simple practice with asana geared towards strength. This is not a class focused on advanced asana but it is meant to help you build the strength and stability to continue to evolve your practice.
This class is great for people who have a busy schedule and are always trying to pick between working out and doing yoga and meditating. It is absolutely appropriate also for beginners as we will not be doing complex asana. The essential things you need are an open heart and mind and a willingness to get a little sweaty in yoga!

lunedì 18 gennaio 2016

la settimana di mondo

comincia una nuova settimana con l'orario completo...senza nessuna variazione!

due attesi ritorni:
// anna inferrera riprende la sua classe del mercoledì alle 19,30 di prana flow yoga  (è necessario prenotare!)

// ritorna hannah webb con 3 classi:
mercoledì alle 13  yoga dinamico
venerdì alle 19 yoga dinamico
sabato alle 13  strong body yoga
(le lezioni sono in inglese)


// vi ricordiamo i nuovi corsi che abbiamo inserito nell'orario e che vi consigliamo di provare:

- martedì alle 20: yoga con marco coventry
è consigliato prenotare!

- giovedì alle 13: hatha yoga con paola mattei
che si è aggiunto alle altre sue due pratiche di vinyasa flow , il martedì alle 18,30 e il sabato alle 11

// le lezioni di questo sabato:
alle 11 Paola Mattei - Vinyasa Flow:i nostri centri energetici, il nostro respiro, la muscolatura che avvolge le ossa, le ossa, come batte il nostro cuore e come cambia il ritmo sotto sforzo...e come reagiamo ai cambiamenti che avvengono in ogni Asana?
alle 13 Hannah Webb - Strong Body Yoga: Looking at your life with love and compassion and taking responsibility for your own growth

// continua il percorso nel meraviglioso mondo della meditazione. sono 3 le occasioni tra cui scegliere ogni settimana. ve le consigliamo vivamente, la meditazione è davvero un'importante parte della pratica yoga e anche chi medita da solo può trarre beneficio da un momento di condivisione
- lunedì alle 8,40 con anna ovchinnikova la meditazione è abbinata alla pratica di kundalini
- mercoledì alle 8,40 con marialaura bonfanti, si medita sperimentando le diverse tecniche, dal vipassana al kriya yoga alla mindfulness
- venerdì alle 7,50 con francesco de nigris, dove con esercizi di respirazione e di riattivazione corporea si arriva alla meditazione guidata con visualizzazioni

Respiro e sequenze in movimento sul SoulMat: workshop il 24 gennaio alle 10,30

Qualche mese fa Anna Inferrera ci ha parlato con entusiasmo degli effetti benefici per il corpo, in particolare per la schiena, di uno strumento che si chiama SoulMat ideato da Patrizia Gavoni. L'abbiamo provato e abbiamo subito pensato di farlo conoscere e sperimentare anche a voi.
Vi aspettiamo per il primo workshop SoulMat da mondō:


Domenica 24 gennaio
dalle 10,30 alle 12,30
€30


I dettagli ve li facciamo raccontare direttamente da Anna e Patrizia:


"Il mio incontro con il SoulMat è stato assolutamente casuale; mi trovavo allo Yoga Festival di Padova ed avevo una pausa tra due classi che insegnavo. Cercavo una free class breve e rilassante. Patrizia sembrava offrire proprio ciò di cui avevo bisogno, mi bastava sapere di poter rimanere stesa per un pò.
La sensazione di sollievo appena mi stesi fu immediata, all’epoca avevo partorito da 4 mesi e come parte integrante di questa meravigliosa avventura portavo con me i classici dolori a spalle e schiena, così come tensioni alle gambe che si accumulano tenendo in braccio a lungo il proprio cucciolo. Il respiro cominciò ad aprirsi organicamente a livello diaframmatico come non faceva da mesi liberando a seguire anche la zona clavicolare ed il petto.  Dalla zona lombo-sacrale era come se l’energia iniziasse ad espandersi a raggi in ogni direzione. I 30 minuti di lezione volarono e la sensazione di leggerezza e benessere che ne conseguì furono paragonabili ad un ottimo massaggio di almeno un’ora eseguito come se fossi stata io a guidare il massaggiatore in ogni movimento. Vi è mai capitato di ricevere un trattamento e desiderare di guidare le mani di chi vi massaggia su tutti i vostri punti nevralgici? Con questo strumento è possibile e decidiamo noi quanto rimanere laddove ne sentiamo maggior bisogno, scegliamo l’intensità ed il ritmo con cui ci muoviamo. Trovo che il SoulMat sia uno strumento che facilita la connessione con noi stessi ed un profondo ascolto del nostro corpo, per me è diventato parte integrante della mia routine quotidiana e quando viaggio non lo lascio mai a casa!
Sono entusiasta di avere Patrizia nostra ospite e di poter offrire così la trasmissione diretta di questo strumento alla community di Mondo!"
Anna Inferrera


"Inizia il nuovo anno con un nuovo modo di vivere il relax, appositamente realizzato in Italia, che ha gia’ trovato la sua strada  negli Stati Uniti. L’uso di  SoulMat allevia lo stress profondamente radicato nei tessuti fisici ed emozionalidecomprime le fasce e la colonna vertebrale,. Il pensiero rallenta il sistema nervoso lascia andare un gran sospiroe si rilassa .
In questo workshop , riposandoti sul SoulMat, imparari il movimento intuitivo, insieme alle sequenze ricevi  l'esperienza di una nuova padronanza del linguaggio del corpo. Come se ad un tratto ti si svelasse  la comprensione di una lingua stranierasai in grado di sentire realmente ciò che il tuo corpo ha bisogno da te. "

Patrizia Gavoni


lunedì 11 gennaio 2016

un nuovo anno di yoga e pilates!

ben ritrovati carissimi amici, iniziamo il nuovo anno con alcune novità nell'orario

a partire da questa settimana:
martedì alle 20: yoga con marco coventry
siamo particolarmente felici di accogliere marco coventry che comincerà ad insegnare da mondo il martedì alle 20. è consigliatoprenotare!

giovedì alle 13: hatha yoga con paola mattei
oltre al martedì alle 18,30 e al sabato alle 11, troverete paola mattei anche il giovedì alle 13 con una pratica di hatha open, siete contenti?

venerdì alle 19: yoga dinamico con hannah webb 
dal 20 gennaio torna a milano hannah webb che insegnerà due settimane al mese: il mercoledì alle 13 (alternandosi a giselle), il venerdì sera alle 19 e il sabato alle 13.

- è cambiato l'orario di alcune lezioni di marialaura:
lunedì alle 11,15 yoga prenatale
giovedì alle 18 yoga prenatale
giovedì alle 19,30 hatha vinyasa flow


// queste sono invece le comunicazioni relative a questa settimana: 

- stasera, lunedì 11, alle 20 francesco sarà sostituito da vittoria frua con una pratica di hatha yoga. per noi è un graditissimo ritorno quello di vittoria con la sua pratica, c'è sempre qualcosa da imparare!

- mercoledì alle 13 troverete giselle con una pratica di yoga dinamico

- è annullata la lezione di mercoledì 13 alle 19,30, anna infererra riprenderà il 20 gennaio

sabato alle 11 riparte il corso di vinyasa flow di paola mattei: questa settimana, dopo la lunga pausa natalizia,  paola propone un lavoro di ascolto profondo per conoscere il nostro punto di partenza e tarare la pratica in base ad esso. pronti a ricominciare?

sabato alle 13 una pratica speciale con marialaura bonfanti:
Yoga sciamanico - Lo yoga dell'energia

yoga sciamanico, yoga dell'energia - sabato alle 13 con marialaura bonfanti








Marialaura Bonfanti ci introduce allo Yoga Sciamanico 


Un percorso di tre incontri il sabato mattina alle 13: 
16 gennaio: LA PORTA DEL RICEVERE
 13 febbraio: RITUALE DEI CINQUE ELEMENTI NATURALI: LIBERARLI, GUARIRLI

 19 marzo: GLI SPIRITI DELLA NATURA E LA CACCIA ALL’ANIMA 



















Sabato 16 gennaio dalle 13 alle 14,30

Yoga sciamanico - yoga dell'energia

Tra il punto Hara e il chakra del cuore si trova la cosiddetta Porta del Ricevere. E’ una parte delicata del nostro corpo, dove risiede anche il diaframma, dove sensi di colpa e paure creano tensioni e contratture, impedendoci un respiro pieno, facendoci così perdere vitalità, volontà, capacità di espressione del corpo e del cuore. La tensione di quest’area genera una chiusura permanente della porta del ricevere.
Lavoreremo con asana e pranayama per portare consapevolezza e sbloccare in particolare questa area del nostro corpo fisico, dall’ombelico al cuore. Apriremo la nostra capacità sottile di ricevere abbondanza, guidati dai tamburi e da vibrazioni sonore scelte ad hoc per questa esperienza di profondo rilascio e apertura.
Mediteremo con tecniche di visualizzazione e YantraYoga tipiche dello yoga sciamanico.

per info e prenotazioni
mondo@mondoyogamilano.it


Ma cos'è lo yoga sciamanico? Leggete le parole di Marialaura:

LO YOGA SCIAMANICO TANTRICO
Energia, Natura, Potenza
“Che tutto in te sia gioia, questa è la tua meta.”
Sri Aurobindo

Lo yoga è un percorso di Libertà che ci porta a smettere di avere paura. In questo senso lo Sciamanesimo e lo Yoga ci chiedono entrambi di lasciare andare le nostre paure ed entrare in contatto con quella forza vitale che abita in noi e genera il mondo. Ed entrambi hanno una volontà comune: quella di “vedere oltre”.
La parola sciamano si riferisce a colui che può vedere attraverso l'oscurità. In sanscrito, la parola guru si riferisce a colui che può rimuovere il buio. Entrambi usano intenzionalità e messa a fuoco. Entrambi cercano di renderci più sensibili alla natura più sottile della Relatà, ed entrambi ci portano su un percorso di auto-rivelazione attraverso una connessione intima con la vita, la natura e il mondo che ci circonda.
Lo Yoga Sciamanico è il riconoscimento di queste affinità e l’unione di queste due vie in un sincretismo che rende entrambe ancora più potenti.  Ci conduce in un viaggio di collegamento intenso e intimo con la nostra psiche e con i molti campi vibrazionali che popolano tutti gli strati della Realtà. Questi si rivelano in molte forme e possono aiutarci a districare nodi di confusione, traumi e sofferenza. Diventiamo in grado di muoverci attraverso diversi piani con facilità e cominciamo ad avere fiducia nella Forza vitale che sostiene e muove l'Universo.
LE ORIGINI NEL TANTRA
Lo Yoga Sciamanico Tantrico vanta antichissime origini, che fondano le loro radici nelle millenarie culture sorte alle pendici dell’Himalaya e poi diffuse in tutta l’Asia. Fu insegnato e tramandato dai grandi maestri Naropa, Tilopa, Milarepa e dalle maestre yogine e sciamane tantriche, come Yesce Tsogyel consorte di Padmasambhava e molte altre guru tantriche. E’ lo yoga della smaterializzazione e della depersonalizzazione del reale, che mira alla ricerca della vera natura unica di tutte le cose. Tramite la pratica si trova l’anima, l’essenza, l’immagine, la proiezione.
Lo Yoga Sciamanico è per eccellenza lo Yoga della Potenza; di vocazione tantrica, di natura antica, di voce poetica. Parla attraverso pratiche meravigliose che riguardano il risveglio dell’energia dormiente in ogni uomo: la kundalini. Parla mediante la psicopompia, la capacità di vedere simultaneamente nella morte e nella vita.
IL VOLO MAGICO E LA MORTE MISTICA
Lo Yoga sciamanico unisce l'esperienza tribale di tutti i popoli alla mistica dello yoga, tantrica, lamaista e buddista. In queste pratiche ricorre il termine "volo magico" che si riferisce al superamento della condizione umana per giungere all'assoluto, ma anche per ritrovare lo spazio mistico interiore che è un "luogo" sacro, fonte di visione e di autoguarigione.
Altro elemento in comune è la "morte mistica" e cioè l'abbandono dell'abituale stato di coscienza, la rottura della gabbia dell'io: la personalità di facciata, spesso schematica, origine di un corpo rigido e pieno di contratture.
Si diventa sciamani -guaritori di se stessi ed eventualmente degli altri- solo in seguito ad un processo di morte e rinascita. È un'iniziazione che si compie in uno stato non ordinario di coscienza, ampliato: in sogno o durante la trance leggera indotta da una particolare e protratta respirazione, dal suono del tamburo, dal canto di mantra o dalla danza.
Lo sciamano è un grande conoscitore della morte poiché l'ha sperimentata più e più volte. Sa che essa genera tutte le paure, ma solo dopo averla attraversata, con il coraggio di "guardarla in volto" ha potuto guarire la vita. L'ha trasformata radicalmente. 
Lo sciamano così come è un grande conoscitore della morte lo è della psiche umana. È assolutamente vivo poiché danza nella molteplicità e riesce a riunificare gli opposti. Vive a proprio agio nella Terra di Mezzo, sapendo muoversi con abilità nel mondo del Cielo e della Terra. Ha sconfitto la paura e la prudenza del mondo, ma soprattutto non si lascia schiacciare né condizionare dalle immagini di questo mondo, frutto di una psiche snaturata.
Ha una visione della vita molto poetica e creativa, scanzonata, ironica e riesce ad avere sempre il giusto distacco dalle situazioni e dagli eventi. Vive le emozioni e le esperienze totalmente, senza pregiudizi. Sa che è solo l'esperienza, il veicolo della conoscenza e della trasformazione. L'intuito, una qualità non razionale, lo guida.
La “dissacrazione” di tutte le teorie, dei simboli, delle immagini, delle emozioni, dei legami affettivi, dei ruoli, è il mezzo attraverso il quale lui/lei ritorna alla libertà e alla spontaneità dell'essere, nonché alla comunione con la Natura, a cui sente, nel profondo, di appartenere.
Il prevalere della mente razionale a scapito dell'istinto, ha portato l'uomo ad allontanarsi dalla Natura e di riflesso da se stesso e a divenire un essere inevitabilmente "spezzato" e infelice, alienato dalla realtà che la sua stessa mente conosce. La creatura ignora che quella realtà è  ciò che i mistici chiamano il "velo di Maya", l'illusione. La vera realtà è inconoscibile con la sola ragione.
Con lo Yoga sciamanico ci si può ricongiungere a quel principio intelligente che è nella natura e di riflesso nelle profondità del corpo, per ritrovare la sincronicità di cui godeva spontaneamente l'uomo primitivo. Il cuore, l'intuito, l'istinto possono aiutare la ragione a ristabilire la comunione con la coscienza universale.
IL CORPO, LA NATURA E L’ESTASI
Lo sciamano usa il corpo, quale strumento essenziale della conoscenza, dal quale non si può prescindere, dal momento che nessun tipo di realizzazione è possibile se non si passa attraverso di esso. È materia versatile e intelligente, fonte di informazioni.
La consapevolezza del corpo, riavvicina alla natura che è esistenza, coscienza, poesia e bellezza. Con tale presupposto, si può trova il potere di guarire, di prevedere, di conoscere e di trasformare. Ciò accade quando si sviluppa la capacità di abbandonarsi al fluire dell'energia e della forza senza giudicarla, bloccarla e opporre alcuna resistenza.
Solo attraverso il "surrender" (la resa, l'abbandono), lo sciamano ottiene l'estasi. Perdendo tutto (le proprie convinzioni, certezze, sicurezze, abitudini) accade la magia: il cambiamento in conformità alla volontà cosciente.
Il mondo dell'estasi sciamanica è popolato da spiriti, entità, divinità: energie e simboli allo stato puro; personaggi da favola, quelli a cui i bambini spontaneamente danno anima nella realtà o rivedono nei sogni. La capacità immaginativa è l'anticamera del potere di visione, il propellente per "sciamanizzare", la possibilità di ricreare la propria esistenza e realizzare le intime aspirazioni.
SCIOGLIERE L’IPNOSI DEL MATERIALISMO
Riprendere confidenza con il mondo dell'invisibile è il diktat dei tempi che stiamo vivendo, un periodo molto intenso di trasformazione per tutta la Terra, un momento davvero fecondo per chiunque voglia dare una sferzata al proprio processo evolutivo a favore di un recupero integrale del proprio benessere. Intendo per benessere e integrità il riappropriarsi di quella gioia di vivere che è l'unico scopo della nostra vita la quale non è altro che un sogno, un “gioco divino” (lila, come la definiscono i Veda) e come tale va vissuta: libera da condizionamenti, memorie dolorose, pesi karmici e altre zavorre che appesantiscono il naturale stato di vuotezza e leggerezza che ci compete per diritto di nascita.
Non rimane che "arrendersi" all'evidenza sperimentabile della magia in tutto ciò che ci circonda, ovvero degli strati invisibili delle cose, dell'essenza psichica del mondo materiale, della non oggettività dell'esistenza, dell'unità di fondo che permea ogni nostra esperienza, dell'essenza vibrante di pura luce, puro spazio, puro vuoto, pura energia che noi siamo in quanto microcosmo che ha in sè tutte le stesse qualità del macrocosmo: le cellule del nostro corpo risuonano con i trilioni di stelle che compongono l'Universo e ogni legge della natura funziona per assonanza in ogni singolo organo del nostro corpo fisico. Siamo fatti di terra, acqua, fuoco, aria, etere. Siamo fatti della stessa sostanza della Terra, e dei sogni - parafrasando poeticamente Shakespeare. Come possiamo dimenticarci di tutto questo? 
Riuscite a percepire, osservandolo attentamente, la quiete di un albero (anche quando un temporale devasta i suoi rami), di un lago (anche quando una burrasca scuote le sue acque), di un prato d'erba, di un cigno, di una formica e via dicendo, qualsiasi circostanza esterna ci sia? Anche noi siamo parte di questo universo naturale dove l'unico comandamento che vige è la forza della vita (la pura energia vitale).
“Utilizzare bene la mente” vuol dire anche risvegliare le facoltà mentali meno legate al pensiero e più connesse alle qualità superiori dell'intuizione, della visualizzazione immaginale, della creatività.Vuol dire tornare a essere sciamanisaper dialogare con le forze invisibili che permeano il mondo visibile, edificarsi una dimora fatta di sogni che scegliamo noi di vivere e distruggerla ogni volta che è divenuta troppo stabile, vuol dire fluire nel cambiamento in totale armonia con le leggi della natura e del nostro daimon, il richiamo e la vocazione dell'anima.
Lo Yoga sciamanico è un mezzo per avviare questa trasformazione dell’essere umano, della sua mente e delle sue cellule. Lo Yoga sciamanico trasmuta le emozioni negative e genera vibrazioni di gioia. Praticare lo yoga sciamanico significa ricollegarsi alla propria anima, al proprio mondo interiore, facendo fuoriuscire potenzialità latenti. Conduce quindi a un riavvicinamento alla Grande Madre, alla Natura, a una profonda guarigione dell’anima. Lavorando sui principali chakra e sulla respirazione attraverso particolari tecniche si percepiscono gli elementi quali acqua, aria, terra, fuoco e spazio. Il lavoro su questi elementi tramite lo yoga sciamanico è molto potente, poiché fa emergere intense energie e flussi di coscienza sopiti dallo stress, dalle ansie, dalle frenesie contemporanee.
LA PRATICA
La pratica di Yoga Sciamanico si svolge in un cerchio al centro del quale si trova il Fuoco della Creazione. L'assenza di sforzo è la sua caratteristica fondamentale. Significa rimanere nello "stato naturale", condizione che consente di non provare né attrazione né repulsione, non desideri, ma semmai osservi i tuoi desideri, come sogni che non ti appartengono, non produci immagini, piuttosto osservi le impressioni che corrono attraverso i tuoi sensi interni.
Si pratica nel cerchio, si chiama lo Spirito con tamburo, sonaglio, voce e movimento. È fatto di momenti di ascolto silenzioso e di movimento consapevole (asana). Di respiro yogico-sciamanico, energia, meditazioni, gesti rituali e mudra.
Due sono i momenti cruciali dello Yoga Sciamanico: 1) “Mettere all’interno” Momento iniziale in cui si riporta la realtà in un mandala, rappresentandola sotto forma di simboli all’interno di una struttura circolare.  2) “Energizzare e potenziare” Nel secondo momento si agisce sui canali e centri energetici (nadi e chakra), per risvegliare le forze necessarie a intervenire sulla trasformazione.
Il primo momento è quello del riassorbimento, in cui riportiamo ogni cosa, ogni persona, emozione, evento, esperienza con la quale veniamo a contatto quotidianamente, alla sua reale natura, che non è altro che immagine, sogno, proiezione, illusione, ciò che i sacri testi vedici chiamano “maya”.
Il secondo momento è la fase energizzante, in cui attraverso particolari tecniche di respirazione, meditazione e postura agiamo sulle energie per risvegliare la forza che ci conferisce il potere sulla nostra creazione immaginale.
Riassorbiamo il reale, riprendendoci i ricordi e riassumendoci la responsabilità per tutte le emozioni vissute in vita.

Consigli di lettura
Mircea Eliade "Lo sciamanesimo e le tecniche dell'estasi" Ed. Mediterranee 1995 pag.442)
Selene Calloni Williams Yoga Sciamanico. Viaggio ai confini tra lo spazio e il nulla.









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