martedì 27 dicembre 2016

la settimana di vacanza di mondo

Se siete a Milano vi aspettiamo martedì, giovedì e venerdì per alcune pratiche insieme.

// Questa settimana troverete solo queste lezioni spot:

martedì 27 dicembre alle 19,30: Barbara Colombo
giovedì 29 dicembre alle 19,30: Stefano Bonetti

venerdì 30 dicembre alle 7,15: Gemma D'Alessandro

// vi anticipiamo anche le lezioni spot della prossima settimana:

mercoledì 4 gennaio alle 7,15: Gemma D'Alessandro

mercoledì 4 gennaio alle 19,30: Stefano Bonetti

Le lezioni ricominceranno regolarmente lunedì 9 gennaio.

lunedì 12 dicembre 2016

la settimana di mondo

// Un'importante notizia di servizio: mondō sta per cambiare il numero di telefono. segnatevi il nuovo numero  345 349 6344  quello vecchio tra poco sarà disattivato.

// Questo giovedì non ci sarà Marialaura: la lezione di yoga in gravidanza delle h.18 è annullata mentre alla lezione delle h.19,30 ritroveremo Barbara Colombo e la sua pratica dinamica e coinvolgente che avete conosciuto e apprezzato quest'estate. Per giovedì ci propone uno Yoga Detox incentrato sulle torsioni che strizzando gli organi interni e stimolando la circolazione, aiutano a purificare il corpo, calmare il sistema nervoso e allontanare lo stress.
Sono confermate tutte le altre lezioni della settimana di Marialaura.

// Oggi alla classe delle 18,30 ci sarà Marco Coventry,  la lezione non è da prenotare.
Sono invece sempre da prenotare la lezione di Marco del martedì h20 e di Anna il mercoledì h.19,30

// Vi ricordiamo che fino alla fine dell'anno è sospesa la lezione di Kundalini del lunedì mattina alle 8,40 con Anna Ovchinnikova

// Abbiamo chiesto ai nostri insegnanti di preparare per voi delle pratiche speciali per chiudere in bellezza questo anno passato insieme.
Cominciamo subito con Paola che martedì alle h.18,30 e giovedì h.13 ci propone una pratica fluida e intensa, alla scoperta di noi stessi, ritmata dal suono dei cimbali tibetani.

// Questo sabato ci sarà solo la lezione delle 11 con Stefano Bonetti. È l’ultimo sabato prima di Natale e la pratica speciale che ci propone Stefano per ringraziare questo anno trascorso insieme è il Mandala di Natale.
Disporremo i nostri tappetini formando un mandala, un cerchio sacro che trasformerà la nostra pratica in una sorta di preghiera in movimento che, al di là di qualsiasi connotazione religiosa, ci metterà in contatto con quello che ciascuno di noi sente come grande, potente e assoluto, che sia dentro o fuori di noi.

Yoga isn't about things

Yoga isn’t about the things.

Yoga doesn’t care what your hair looks like.
Yoga doesn’t care if you are vegetarian, if you eat meat or know what Kombucha is.
Yoga doesn’t care when the last time your practice was—yesterday, six months ago, never
Yoga doesn’t care what kind of mat you have, brand new or eating away at itself.
Yoga doesn’t care if you show up cranky or exhausted.
Yoga doesn’t care what religion you believe in.
Yoga doesn’t care what color your skin is or what gender you choose to love.
Yoga doesn’t care if you wear mala beads.
Yoga doesn’t care what the tag on the back of your pants says.
Yoga doesn’t care if you don’t know what yoga means.
Yoga doesn’t care how much money you have, what house you live in, what car you drive.
Yoga doesn’t care if you are flexible.
Yoga doesn’t care if you fall over in Trikonasana.
Yoga doesn’t care if you fart during practice.
Yoga doesn’t care if you ever make it into head stand.
Yoga doesn’t care if you feel uncomfortable saying Namaste and Om.
Yoga doesn’t care if you drink super food smoothies or drink coconut water.
Yoga doesn’t care if choose the back corner or the front row of the room to practice.
Yoga doesn’t care if you stay to meditate.
Yoga doesn’t care if you can put your leg behind your head, or lick your own ass.
Yoga doesn’t care if you know what Ujjayi breath is.
Yoga doesn’t care if you smoke cigarettes, and drink whisky.
Yoga doesn’t care if you need to leave class halfway through because you’re dehydrated and need to get water.
Yoga doesn’t care if you have a man bun.
Yoga doesn’t care if your monkey mind takes over.
Yoga doesn’t care how old you are, the color of your hair doesn’t affect your practice.
Yoga doesn’t care if you juice or cleanse.
Yoga doesn’t care if you shake the entire 60 minutes.
Yoga doesn’t care if you only feel comfortable doing yoga in Mexico.
Yoga doesn’t care if you spend the entire class in child’s pose.
Yoga doesn’t care what political party you vote for.
Yoga doesn’t care if you are single or divorced.
Yoga doesn’t care if you like Rumi.
Yoga doesn’t care if you like your teacher.
Yoga doesn’t care if you complete a 30 day challenge.
Yoga doesn’t care what version of wheel you go up into.
Yoga doesn’t care if you shop at whole foods.
Yoga doesn’t care if you remember to shave your armpits.
Yoga is just happy you show up.
                                - Janne Robinson

martedì 6 dicembre 2016

Sant'Ambrogio

Prendete nota delle lezioni di questa settimana irregolare: due giorni di chiusura, gli altri regolari.

LUNEDì 5: tutto regolare, alle 18,30 c’è Anna Inferrera

MARTEDÌ 6: alle 20 Stefano sostituisce Marco, le altre lezioni sono regolari

MERCOLEDÌ 7: IL CENTRO è CHIUSO

GIOVEDÌ 8: IL CENTRO È CHIUSO

VENERDì 9: tutte le lezioni sono regolari

SABATO 10: alle 11 Paola, alle 13 Stefano

lunedì 28 novembre 2016

Yoga&Ayurveda: domenica 4 dicembre con Marialaura Bonfanti

Yoga&Ayurveda per l’inverno
FEED YOUR SOUL
IMMUNITY-BOOSTING LIFESTYLE
Nutrire e sostenere Corpo, Mente e Spirito in armonia con i ritmi stagionali
Con Marialaura Bonfanti

Domenica 4 dicembre h 10.30-12:30.
€25

Secondo l'Ayurveda, la salute e il benessere sono legati alla costante interazione del nostro sistema Psiche-Soma con il Cosmo e i sui continui flussi stagionali. Quando la stagione cambia dobbiamo adeguare ad essa il nostro stile di vita complessivo: la digestione, la dieta, la pratica yoga, il sonno, la forza immunitaria, il respiro, l'energia, la meditazione.

Durante l’inverno l’energia della terra si ritrae dentro se stessa e ogni movimento rallenta. E’ un periodo di riposo, accumulo e preparazione. Riposo dall’esultanza delle vendemmie autunnali e preparazione per l’esuberante vitalità della futura primavera. E’ il momento di diventare radicati, fermi e interiorizzati. Il clima è freddo, umido, nuvoloso, pesante, gli elementi che predominano sono terra e acqua, gli stessi del dosha Kapha, che per natura è “lento, untuoso, morbido, statico, umido, viscido e dolce”. Riconoscere e comprendere queste qualità è molto importante per mantenere la salute. Quando insorge un disequilibrio, le qualità opposte ci aiuteranno a riportarci in carreggiata.

L’inverno è una stagione che mette a dura prova chi ha Kapha come dominante costituzionale: il freddo aumenterà la vostra energia fredda e dovrete fare molta attenzione al catarro, alle bronchiti e alle riniti che potrebbero essere dietro l’angolo. Kapha, infatti, tende ad accumularsi (quando è in squilibrio) in particolare nel torace, causando disturbi come raffreddori, sinusiti, allergie, problemi circolatori, depressione, letargia. Un eccesso di Kapha può acuire problematiche ai polmoni, ai reni, al pancreas, alle mucose in genere, alla vescica, al sangue, al liquido sinoviale. Può portare ad accumulo eccessivo di muco e di quindi Ama (tossine).

Il workshop prevede:
- classe di YOGATHERAPY- KAPHA balancing Vinyasa (un'ora e un quarto di asana, pranayama, mudra, mantra e meditazioni per la stagione) adatta all'inverno e a tutti i livelli, con momenti dolcemente intensi e altri di grande rilascio e rilassamento.
- l’impostazione di una dieta INVERNALE ideale secondo l'Ayurveda (con ricette e dispense di supporto)
- la comprensione di come impostare la propria routine stagionale per essere in armonia con i ritmi della natura
- Suggerimenti specifici da aggiungere alle pratiche di pulizia giornaliere per aumentare la forza immunitaria
- Consigli per bilanciare e sostenere il nostro corpo emozionale e vitale (meditazione, fiori, visualizzazioni, auto-massaggio, rilassamento profondo)
- Suggerimenti per creare una miscela di spezie ideali per l’inverno.
- Indicazioni per supportare il corpo e la mente in questa stagione KAPHA con RIMEDI eccellenti dalla tradizione ayurvedica

Marialaura Bonfanti è terapeuta auyrvedica, psicologa e costellatrice, insegnante di yoga e meditazione certificata, allieva di Robert Svoboda, Shandor Remete e David Frawley, che da quasi 15 anni lavora nell'ambito della medicina integrata per un riequilibrio profondo di Mente Corpo e Spirito.

martedì 15 novembre 2016

Mantra Lab: giovedì 17 novembre alle 19, 30 con Marialaura con Lokah Samastah Sukhino Bhavantu

Mantra LAB
Giovedì 17 novembre 
Marialaura Bonfanti
h.19,30-21,00
Lokah Samastha Sukhino Bhavantu
Pratica di apertura e risveglio del Cuore. Entra in un flusso d’Amore.

Il mantra Lokah Samastha Sukhino Bhavantu significa “Divino creatore permetti che tutto il mondo sia felice, che le mie parole, pensieri ed azioni contribuiscano a creare un mondo migliore dove le persone siano liberi e pieni di felicità”. E' un mantra che richiama alla pace, all'amore, all’armonia, alla compassione e alla benedizione d'abbondanza per tutti.
Ci aiuta a sviluppare amore per noi stessi e per gli altri, eliminando per sempre l'odio nella vita creando un mondo dove prevalga solo amore.
Questo mantra ti ricorda che ogni creatura ci è fratello o sorella, che tutti siamo la stessa cosa e che dobbiamo imparare ad amare senza giudicare o criticare, accettandoci cosi come siamo, nella consapevolezza dell’Uno. Desiderando la felicità del mondo stai attirando felicità anche per te. Questo mantra purifica il cuore e insegna ad amare incondizionatamente.

Consiglio di recitare Lokah Samastha Sukhino Bhavantu tutti i giorni per 5 minuti circa o alla FINE DELLA MEDITAZIONE per 21 giorni, per attivare una profonda deprogrammazione degli schemi mentali di dolore, conflitto e separazione. Ti accorgerai ben presto che il mondo intorno a te sarà più armonico e in pace, riflettendo la luce del tuo Universo interiore.






qui sotto trovate il link al mantra:
https://www.youtube.com/watch?v=fA3ZZOvd7yo

lunedì 7 novembre 2016

3 appuntamenti con Giselle Bridger!

Siamo estremamente felici di annunciarvi questo triplo appuntamento con Giselle Bridger.
Un affetto enorme ci lega alla cara Giselle che ci ha aiutato con la sua meravigliosa presenza a far crescere mondō nei primi due anni di vita. Dopo la maternità la sua vita ha preso un’altra forma e al momento non c’è più posto per una sua presenza assidua qui al centro.
Questo non ci impedisce di continuare a considerarla uno dei cuori di mondō, ad essere sempre vicine, a collaborare a distanza e naturalmente organizzare qualche lezione ogni volta che questo è possibile.
Ci teniamo molto a presentare Giselle a tutte le persone che non hanno fatto in tempo a conoscerla e siamo molto felici che i “vecchi" amici possano riabbracciarla.
Giselle sarà con noi per condividere due lezioni di yoga e un incontro sugli oli essenziali, un magico mondo al quale si è a lungo dedicata e di cui ci racconterà tutti i segreti.

Sabato 12 e sabato 19 novembre condurrà insieme a Stefano Bonetti la lezione delle h13 mentre domenica 20 alle h15 ci accompagnerà in un piccolo viaggio alla scoperta degli oli essenziali doTERRA e al loro meraviglioso potenziale terapeutico.
Cosa sono gli oli essenziali, come usarli e integrarli nella vostra quotidianità e pratica yoga. Come prevenire i disturbi di stagione e supportare il corpo nel suo naturale processo di guarigione


Shakti Circle, domenica 13 novembre ore 17 con Marialaura Bonfanti

SHAKTI CIRCLE
Imparare a dare, imparare a ricevere

Solidarietà, Istinto, Forza, Natura. Creiamo un nuovo Mondo a partire dal Cuore.


domenica 13 Novembre
h.17-19
con Marialaura Bonfanti
(offerta libera, il ricavato sarà donato a Pyari Onlus)


Un appuntamento di solidarietà e di risveglio del Sacro Femminino in ognuna di noi. Oggi c’è una grande ricerca e richiesta da parte di noi donne, soprattutto ma non solo, di crescere con una nuova visione del Mondo e di se stesse. Come? Attraverso le letture, va bene. Ma soprattutto attraverso le esperienze pratiche e dirette. Il Cerchio di donne è un modo per farlo. Ormai in quasi tutte le città italiane si possono trovare realtà più o meno strutturate che stanno creando momenti precisi in cui gruppi di donne si incontrano.
Dicono le sagge anziane dell’America Centrale che ricordare e ritrovare la stretta connessione della donna, di ognuna di noi, con Madre Natura, è il cammino di ritorno alla nostra vera essenza, alla nostra natura interiore.
Anticamente la donna veniva accompagnata a conoscere la sua forza e il potere che le viene dalla connessione con le energie della Natura. Esisteva un tempo in cui la donna era guidata dalla propria intuizione e dalla fiducia nel proprio istinto. Aprendosi agli insegnamenti e alla saggezza di tutte le donne che erano venute prima, lei fluiva e viveva seguendo i ritmi e i cicli della natura, essendo conscia dell’energia e della potenza che le appartenevano.
Questo tempo può continuare a vivere in noi anche oggi, si tratta di un potere che vuole solo essere riconosciuto e risvegliato.

Il Cerchio è uno spazio sacro in cui ognuna viene riconosciuta con il proprio valore. E’ uno spazio protetto in cui le donne possono parlare e crescere Nel cerchio è racchiusa tutta la potenza e la simbologia dei ritmi e dei cicli della Natura, del Cosmo e della vita.
Il Cerchio delle Donne è sorellanza. Incontrando le altre donne possiamo riconnetterci alla nostra natura femminile, all’intuizione, alla Terra, al potere, al centro.
E’ un luogo del cuore dove esprimere e ritrovare il nostro essere donne e sorelle, un luogo sicuro di non giudizio, di consapevolezza, condivisione e accoglienza reciproca.
Un nuovo mondo sta nascendo. Fatto di cooperazione, di solidarietà, di sostegno e amore.

Vieni a dare voce a questo Cerchio, a danzare, a immergerti in te stessa, ad aprire la Porta del ricevere, a lasciare fluire il tuo istinto e il tuo potere, a ritrovare la connessione con la Natura e tutti i suoi figli.



venerdì 28 ottobre 2016

3 masterclass con Marco Coventry in novembre

Marco Coventry ci ha proposto ben 3 domeniche insieme pensate per affinare la nostra pratica.
Questi tre incontri sono mirati ad approfondire gli allineamenti delle posture attraverso principi di biomeccanica e sono indicati sia per chi ha cominciato da poco a praticare yoga sia per chi pratica da più tempo.
Il costo è di €25 per ogni pratica, è indispensabile la prenotazione

domenica 6 novembre dalle 17,30 alle 19,30, il primo appuntamento: ci concentreremo sulle posture in piedi, le fondamenta della pratica, e i piegamenti in avanti.

domenica 20 novembre dalle 17,30 alle 19,30 il secondo appuntamento: ci concentreremo sulle aperture del cuore, esploreremo come creare spazio nella parte posteriore del corpo per rendere i piegamenti indietro più leggeri senza comprimere la zona lombare.

domenica 27 novembre dalle 17,30 alle 19,30 il terzo appuntamento: introdurremo le inversioni e gli equilibri sulle mani, esploreremo come creare e mantenere spazio nelle vertebre del collo in modo da rendere accessibili i benefici di queste posture anche per chi avesse problemi di cervicale.


 

venerdì 21 ottobre 2016

embracing the world con amma + shakti circle da mondo: weekend speciale dall'11 al 13 novembre

Due iniziative uniche per il week end dall’11 al 13 novembre
con Marialaura Bonfanti
 
Contagiamo il mondo con l’energia compassionevole della Madre.
Amma, Embracing the world e Pyari Onlus


Amma, Sri Mata Amritanandamayi Devi, è una leader spirituale e umanitaria, considerata una delle donne più influenti al mondo, che da anni ormai gira per il mondo con il suo progetto Embracing the world, a portare conforto, amore e tenerezza a chiunque voglia riceverli. Oggi è impegnata in molte opere caritatevoli in India e nel mondo. Opere che vanno dalla tutela e il ripristino dell’ambiente al sostegno a indigenti e bambini, dalla presenza nelle situazioni di emergenza – come il recente terremoto in Nepal – all’attuale impegno per la pulizia del sacro fiume Gange (progetto Namami Gange), con il riconoscimento anche del governo indiano.

Dall’11 al 13 novembre sarà, come ormai da moli anni, al centro Malpensa Fiere e sarà possibile incontrarla.

L’esperienza dell’abbraccio di Amma, lo stare per qualche tempo in sua presenza e ricevere il suo darshan (l’abbraccio), è una esperienza di solito che tocca tutti profondamente. È un assaggio di amore incondizionato. Amma, abbraccia ad uno ad uno i suoi ‘figli’, ogni volta con intensità immutata e presenza, come un fiume che non si annoia mai di scorrere, con parole di Pace, affinché poi tutti i rivoli confluiti a lei contagino il mondo: «Perché», ha detto, «la pace, l’amore iniziano dentro ognuno di noi e tutti possiamo fare qualcosa per il prossimo e per il pianeta, ogni giorno, in ogni momento».

Per venerdì 11 e/o sabato 12 stiamo organizzando un gruppo per andare insieme a conoscerla. L'ingresso è libero; attiveremo questa iniziativa con almeno 5 persone per giornata.
 
Inoltre, sostenute e ispirate dal flusso potente della sua energia di compassione e unione, abbiamo organizzato per Domenica 13 novembre dalle 17 alle 19 circa, in occasione della presenza di Amma in Italia, uno Shakti Circle di beneficenza (offerta libera) “SAPER DARE SAPER RICEVERE” in favore di Pyari Onlus che opera in India a sostegno delle bambine di strada. Di seguito, dopo la locandina, trovate tutte le info su Pyari e sul meraviglioso e importante lavoro che svolge in India.

http://amma.org
http://www.pyarionlus.org


 
Pyari Onlus

Pyari Onlus è una organizzazione non-profit fondata a Milano nel 2007. Opera in India in sostegno di bambini senza protezione e donne indigenti.
Obiettivi primari sono:
        Protezione dell’infanzia: salvare e curare giovani vittime di abuso e schiavitù seguendo un programma sociale capace di prevenire l'azione dei trafficanti di minori e di riabilitare i bambini,
        Women Empowerment: creazione di generatori di reddito e di crescita sociale per donne indigenti,
        Salute e nutrizione per donne e bambini svantaggiati.

I progetti di Pyari sono programmi sociali sostenibili nel tempo, capaci di favorire la crescita delle comunità locali più povere affinché possano affrontare autonomamente le emergenze sociali quali la migrazione, la violenza e il traffico di minori; migliorare le condizioni igienico-sanitarie, la malnutrizione, l’estrema povertà.

I programmi di aiuto comprendono protezione, nutrizione, salute, educazione sanitaria, istruzione, formazione e sono integrati localmente attraverso la partecipazione della comunità.
Le zone d'intervento di Pyari sono le aree di confine e urbane del Nord Bengala e i villaggi delle piantagioni di tè nel Distretto di Darjeeling, punti nevralgici di transito e di traffico illegale, abuso e vendita di bambini per lo sfruttamento sessuale e la schiavitù.
Pyari in lingua hindi significa amata.

I progetti attivi di Pyari

·     Casa Rifugio per Bambine vittime di abuso e schiavitù – dal 2009
·     Progetto di protezione del Bambino – dal 2010
·     Centro Medico/Sanitario e clinica mobile per Donne e Bambini - dal 2011
·     Emergenza sociale nei villaggi delle Piantagioni di Tè del Darjeeling – dal 2013
·     Nutrimix Community – Progetto generatore di reddito per donne indigenti e per la diminuzione della malnutrizione – Dal 2015
·     Anti Trafficking Project Aree di confine Nord Bengala – 2016


domenica 16 ottobre 2016

lunedì 17/10 non ci sarà la classe di kundalini



vi ricordiamo che domani mattina, lunedì 17 ottobre alle 8,40, non ci sarà la classe di kundalini con anna ovchinnikova.
ma possiamo lo stesso cominciare la settimana respirando profondamente, pensando ad un'intenzione positiva per la giornata, ascoltando il mantra di protezione che spesso cantiamo con anna!

https://www.youtube.com/watch?v=8BSKPele2Vo


sabato 15 ottobre 2016

MANTRA LAB Japa Yoga - il giovedì alle 19,30 con Marialaura Bonfanti

MANTRA LAB Japa Yoga
Il potere vibratorio del suono per focalizzare la mente, liberare tensioni e memorie dai tessuti e risvegliare il Cuore
Giovedì alle 19.30 da mondō
Apriamo il giovedì sera un laboratorio dedicato ai mantra. Cosa sono, come si usano e soprattutto a cosa servono. Perché iniziamo e finiamo le nostre pratiche col mantra Aum? A cosa serve? 
Una pratica yogica completa, dinamica e profonda, con particolare focus sull’uso dei mantra, per diventare sempre più consapevoli dei potenti strumenti di crescita e trasformazione personale che lo yoga ci offre. Faremo esperienza del potere che la vibrazione cosciente ha di guarire i nostri corpi, aprire il cuore e risvegliare l’Anima. 
Ogni settimana ci dedicheremo a un singolo mantra per comprenderlo a fondo, farlo risuonare in ogni cellula, vederlo in azione nella vita e nella nostra pratica, con asana, pranayama e mudra dedicati, per amplificarne l’effetto. Dall’Aum alla Gayatri a Om Nama Shivaya, Om Gum Ganapatayei Namah, Om Namo Bhagavate e molti altri. 




MANTRA LAB
Japa Yoga: l’arte della ripetizione dei mantra
Il potere vibratorio del SOUND HEALING per focalizzare la mente, liberare tensioni e memorie dai tessuti e risvegliare il Cuore. 
di Marialaura Bonfanti
Mantra significa "strumento della mente" o “Ciò che protegge (trana) la mente (manas)”, ma anche “Andare oltre, trascendere, liberare la mente”. In Ayurveda i Mantra sono la principale modalità terapeutica per la cura ed il riequilibrio della mente, dalle sue parti più profonde fino alle manifestazioni più superficiali. 
L'uso dei Mantra aiuta a mantenere gli equilibri delle forze fondamentali Vata, Pitta e Kapha e delle loro corrispondenze sottili Prana, Tejas e Ojas. Il suono di un Mantra decondiziona la mente e rompe il circolo vizioso di schemi sonori e di pensieri parassiti e negativi attraverso un'energia ordinata ed elevata che li dissolve ed aumenta la chiarezza mentale e la concentrazione.
Utilizzare un mantra è uno dei modi più potenti per focalizzare la mente. 
I mantra sono formule spirituali o suoni sacri (lettere, sillabe, parole o frasi) connesse direttamente con la realtà che rappresentano. Ogni mantra quindi ha una vibrazione particolare che è connessa con uno dei differenti aspetti dell’Essere Supremo e che è in grado di trasformare la mente. Ripetendo il mantra, la mente assorbe le sue qualità, si armonizza con la sua vibrazione, divenendo uno con essa. Potremmo considerare il mantra come un codice a barre o una password che ci permette di entrare in connessione con Dio o una delle sue manifestazioni. 
Nella tradizione Yoga l’arte di recitare e ripetere il mantra viene chiamata Japa (ripetizione). In realtà la ripetizione di formule o nomi sacri appartiene un po’ a tutte le tradizioni spirituali. Nel cristianesimo ad esempio, i monaci del deserto, gli esicasti e altre tradizioni esoteriche hanno ripetuto da sempre formule cha vanno dal nome di Gesù alla parola aramaica Maranatha (vieni o Signore) alla preghiera ortodossa Signore Gesù Cristo abbi pietà di me. Nella tradizione hawaiana ho’oponopono viene utilizzato “Mi spiace perdonami grazie ti amo”, o semplicemente “grazie ti amo”. Nel buddhismo vengono utilizzati da sempre mantra, e un esempio è “Om mani padme hum” della corrente tibetana. 
Quando la pratica di Japa è eseguita correttamente, con costanza, devozione, fede e per un lungo periodo di tempo, le impurità come rabbia, desiderio, gelosia, avidità, vengono rimosse dalla mente e dal cuore e sono rimpiazzate dai loro contrapposti positivi: amore, pace, gioia, compassione, gentilezza... 
Il Japa riesce col tempo a raffinare le vibrazioni di chi lo pratica e dell’ambiente che lo circonda. 
La pratica del japa nasce dalla consapevolezza che l’ego richiede sempre qualcosa da fare e nuovi obiettivi per soddisfare il suo bisogno di agire e ottenere. La mente è costantemente attiva e per assecondare la sua natura gli diamo qualcosa da fare, la discipliniamo con la pratica del japa mantra. In questo modo la mente, invece di perdersi in monologhi inutili e ripetitivi, riflesso dei semi annidati nel subconscio, viene assorbita dal suono del mantra. 
Si racconta di un sadhu che ottenne il potere di contattare un demone. Il demone gli disse: ”Devi darmi sempre qualcosa da fare, altrimenti ti mangerò vivo!” Il sadhu cominciò a dare compiti e lavoro al demone, ma ben presto non sapeva più cosa fargli fare e iniziò a spaventarsi, il demone prima o poi si sarebbe fermato e l’avrebbe mangiato. Così andò da un santo per avere un consiglio e questo gli disse: “Non avere paura. Pianta nel tuo giardino un palo alto almeno 12 metri e ordina al demone di andare continuamente su e giù dal palo, questo lo terrà occupato e non potrà mangiarti!” 
Questo è ciò che fa il mantra con la nostra mente: è il palo col qual il demone/mente viene tenuto occupato. 
Categorie dei Japa 
Ci sono diversi modi per ripetere il mantra, ecco i principali: 
1. Vaikhari Japa 
Il mantra è ripetuto ad alta voce. Questa forma di japa è utile per i principianti e per coloro che sono emozionali, apatici, di umore negativo o di natura agitata e non riescono a concentrarsi. 
2. Upansu Japa 
Il mantra è sussurrato, in modo che solo chi lo ripete riesce a sentirlo. La sua pratica può essere consigliata a chi ripete il mantra durante la giornate per molte ore. 
3. Manasika Japa 
Il mantra è ripetuto mentalmente e non ci sono movimenti delle labbra o della lingua. E’ la forma più sottile di japa e data la difficoltà è consigliata a chi è capace di concentrarsi con una mente stabile, mentre può essere una pratica difficile per chi comincia a meditare. Durante la pratica infatti, la mente può essere facilmente attratta nel subconscio e andare verso lo stato di sogno. Il mantra non dovrebbe mai essere ripetuto meccanicamente o in fretta, ma con profonda concentrazione e devozione. In questo modo prepara la mente per la meditazione pura. 
4. Likhita Japa
Il mantra viene scritto ripetendolo contemporaneamente nella mente. Viene scritto su carta centinaia o 
migliaia di volte in linee, forme o disegnato con inchiostro rosso, blu o verde. 
5. Akhanda Japa 
Il mantra viene ripetuto per un periodo di tempo prolungato e specifico (es. dall’alba al tramonto), senza interruzione da parte di un gruppo. Ognuno ripeterà per una frazione del tempo a turno fino ad arrivare all’ora prefissata. Altro modo è quello di ripetere il mantra alla stessa ora anche se i componenti del gruppo si trovano in luoghi diversi. Viene utilizzato allo scopo di inviare vibrazioni a situazioni, persone, gruppi, nazioni (ad esempio portare pace e armonia a un altro paese dove c’è sofferenza e conflitto). 
6. Puruscharana Japa 
E’ una potente forma di japa indicata in periodi di ritiro spirituale, dove uno fa voto di ripetere il mantra un certo numero di volte o per un prefissato periodo al giorno per diversi giorni. Ad esempio ripetere il mantra continuamente dall’alba al tramonto per una settimana o un mese. 
Mala e mantra 
Per contare le ripetizioni di un mantra si utilizza classicamente un mala. I mala sono delle collane o rosari fatti di perline tenute insieme da una corda. Normalmente sono formati da 108 perle o da un sottomultiplo di esso (27, 54). 
I più usati sono : 
Rudraksha mala. Letteralmente occhio di Shiva e rappresenta il terzo occhio dell’intuizione e della percezione diretta. Le perle sono i frutti dell’albero essiccati e si dice siano le lacrime di Shiva stesso. Essi possono avere da 1 a 14 linee sul seme (facce, mukhi) e i migliori sono quelli con 5 o sei facce. Si dice che rudraksha abbia la proprietà di trattare diverse malattie, aiuta la respirazione e la circolazione sanguigna, rafforza il cuore ed è raccomandato a chi soffre di pressione alta. Calma le tensioni e rende chiara la voce. 
Sandalo. Può essere rosso o bianco. Generalmente è un potente purificante vibrazionale. Il rosso aiuta inoltreasublimarelepassionieletendenzedistruttivecomerabbiaegelosia.Aiuta anche a risvegliare l’energia femminile o shakti in noi 
Il sandalo bianco aiuta a sviluppare qualità armonizzanti come pace e equilibrio mentale che portano a uno stato meditativo. Ha un profumo profondo e dolce di legno che aiuta a innalzare l’energia in pranayama kosha, donando vitalità ed energia. 
Altri tipi di mala utilizzati sono il tulsi (basilico indiano) e quelli fatti con pietre o cristalli. Ogni pietra ha differenti vibrazioni che possono essere trasmesse per induzione nel nostro sistema. Ad esempio il cristallo di quarzo è usato per le sua qualità psichiche, ma anche per protezione e guarigione. E’ associato con sahasrara chakra, mentre l’ametista risveglia e armonizza Ajna chakra e aiuta a entrare in stati meditativi profondi. 
Il mala viene utilizzato facendo scorrere i suoi grani tra pollice e medio della mano. Non si dovrebbe usare il dito indice poiché rappresenta l’ego. 
OM (AUM) 
Om è nella tradizione vedica il primo suono, la prima vibrazione emanata dall’Assoluto per mettere in atto la creazione. Da Om trae origine l’Universo e le sue manifestazioni. Possiamo dire che è la vibrazione più pura dell’Universo e quella che più si avvicina allo stato puro e trascendente di Dio. Om viene utilizzato per iniziare, rafforzare e accompagnare quasi tutti gli altri mantra. 
Om è chiamato anche Pranava, ossia ciò che sostiene la vita e agisce attraverso il prana o il respiro. E’ l’unico mantra a cui fa riferimento Patanjali nei suoi Yoga sutra, nel primo capitolo, spiegando che la resa a Dio è una via per arrivare al samadhi e che si dovrebbe meditare sul Pranava e sul suo significato, poiché Esso è il simbolo che rappresenta Dio. 
Le tre lettere che compongono AUM possono assumere diversi significati: 
·  Rappresentano tutto ciò che si può esprimere verbalmente e il bindu, il puntino finale, rappresenta ciò che è oltre la parola, il trascendente. 
·  Brahma (l’aspetto creativo di Dio), Visnu (Il mantenimento) e Shiva (la dissoluzione), ma anche Brahman, l’assoluto trascendente oltre la vibrazione 
·  I tre guna (sattva, tamas e rajas), ma anche lo stato oltre i guna, o trigunarahitam 
·  I tre mondi: materiale, astrale e causale 
·  I tre stati di veglia, sogno e sonno profondo, ma anche lo stato di Turiya, o supercoscienza. La A e la 
curva del simbolo in basso rappresentano lo stato di veglia. La U e la curva in alto a sinistra lo stato di sogno. La confluenza trai due al centro la M e lo stato di sonno senza sogni. Il puntino in alto o Bindu rappresenta il Turiya e il semicerchio aperto simbolizza l’Infinito e il fatto che uno non può comprendere il significato del Bindu se non esce dal pensiero finito.
Om non è come molti credono equivalente alla trinità cristiana, ma solo l’equivalente dello Spirito Santo della stessa e rappresenta l’aspetto femminile del Divino, la Madre Divina che, in esso, si manifesta come Brahma, Visnu e Shiva. La trinità cristiana viene invece rappresentata nella filosofia vedica da Sat Tat Aum, ovvero lo Spirito trascendente (Tat, il Padre), il Suo riflesso in tutta la creazione (Sat, il Figlio) e la Sua emanazione vibratoria che sostiene e pervade la creazione (Aum, lo Spirito Santo). 
La meditazione su Om crea delle vibrazioni potentissime che elevano la coscienza armonizzandola con quella di Dio. L’intero essere viene nutrito, purificato e guarito. 
Questo è il mantra più importante nella tradizione del Kriya Yoga, Yogananda diceva ai suoi discepoli: “Se siete in Om sarete protetti e niente potrà colpirvi”. Quando i suoi discepoli gli chiedevano un mantra con il quale fare japa durante la giornata per avere la mente assorta in Dio tutto il tempo, egli consigliava di ripetere Om Guru, spiegando che in questo modo si chiedeva al Guru di intercedere per aiutare il discepolo a sintonizzarsi con la vibrazione di Dio (OM). 
Meditare su Om è la via diretta per arrivare a Dio, non c’è niente in questo universo di più puro e più vicino al piano Divino. 
Ci sono diversi modi per recitare Om e meditare su Esso. 
La tecnica più grossolana è quella di ripetere il mantra ad alta voce: si inspira profondamente e durante l’espirazione lenta e prolungata, si ripete Ooooooooommm fino a svuotare completamente i polmoni, concentrandosi sul suono e sulle vibrazioni prodotte dallo stesso. Dopo alcuni minuti si smette la ripetizione verbale del mantra e lo si ripete mentalmente fino ad assorbirsi in Esso. 

Mantra Saguna 
I mantra saguna (con qualità)  sono i mantra che rappresentano un aspetto personale della deità, normalmente Visnu, Shiva, il Guru o la Madre Divina. 
Om Nama Shivaya, (Mi inchino a e saluto Shiva, la Coscienza Pura che risiede in me e in ogni essere) 
Questo mantra è conosciuto come Panchaksara mantra, ed è composto da Om più 5 sillabe che rappresentano i 5 elementi che governano i chakra da muladhara a vishudda: terra, acqua, fuoco, aria, etere. La ripetizione di questo mantra aiuta a purificare e armonizzare gli elementi. Siva rappresenta la qualità divina che dissolve le impurità e le negatività per ricreare il puro in noi. 
Om Gum Ganapatayei Namah (Saluto Colui che rimuove gli ostacoli) 
Ganapati è un altro appellativo di Ganesha e si riferisce al suo aspetto di Dio con la testa di elefante, che rappresenta coraggio e forza. E’ un mantra che può essere usato per rimuovere gli ostacoli di qualsiasi tipo dal nostro cammino. Prima di recitarlo può essere utile pensare all’ostacolo o al problema e ripetere il mantra per eliminarne la causa. Si può anche recitare prima della pratica della meditazione o della recita di altri mantra per ripulire il processo di quella pratica. Può essere usato per benedire un nuovo progetto o impresa. 
Om Namo Narayanaya (Mi inchino al Signore Visnu) 
Narayana è uno dei nomi di Visnu, l’aspetto di Dio che dopo la creazione mantiene e conserva l’ordine dell’universo. Ogni volta che c’è bisogno di ristabilire il dharma, Visnu si incarna in un avatar (Essere Divino) per riportare la giustizia nel mondo. E’ un mantra usato per ottenere la liberazione dell’anima. 
Om Namo Bhagavate Vasudevaya (Mi inchino a Vasudeva, Colui che risiede nel cuore di tutte le cose e in cui tutte le cose risiedono). 
Vasudeva uno dei nomi di Krishna. Nello Srimad Bhagavatam si dichiara che questo mantra dalle 12 sillabe è un mezzo potentissimo per ottenere la realizzazione spirituale e la liberazione dell’anima. Esso aiuta anche ad avere successo in ogni impresa. E’ inoltre un mantra che lavora con le energie dei chakra elevandole e armonizzandole, e viene utilizzato a questo scopo nelle pratiche avanzate del Kriya Yoga. 
Om Sri Ram Jai Ram Jai Jai Ram (Vittoria al Signore Rama)
Rama è un incarnazione di Visnu la cui vita è narrata nel Ramayana. Rappresenta le qualità di giustizia, 
coraggio, perfezione e rettitudine. Molte volte si recita la sua forma abbreviata Ram. Om Dum Durgayai Namah ( Mi inchino alla Madre dell’Universo). 
Durga rappresenta l’aspetto della Madre Divina, la forza o shakti attraverso cui si manifesta il Divino. Ella è potenza, protezione e benevolenza e viene raffigurata a cavallo di una tigre, con 8 braccia con la quali porta armi e fiori rappresentanti simboli di protezione e benedizioni. 
Hari Om 
Hari è un altro appellativo di Visnu e rappresenta Colui che perdona le azioni sbagliate del passato di coloro che prendono rifugio in Lui. 
Hare Krishna Hare Krishna Krishna Krishna Hare Hare Hare Rama Hare Rama Rama Rama Hare Hare. 
E’ il Maha Mantra, nel quale si ripetono tante volte tre nomi di Dio nel suo aspetto di avatar di Visnu: Hari, Krishna e Rama. Viene considerato dalle scuole Bhakti il grande mantra per arrivare alla liberazione nella nostra era. 
Om Guru 
Guru significa: Colui che dissolve l’oscurità rivelando la luce. E’ un potente mantra in cui si chiede al Guru di intercedere per farci entrare in sintonia con la Madre Divina (OM). Il vero (Sat) Guru è Dio. 
Mantra Nirguna 
Sono i mantra che si riferiscono all’aspetto impersonale e trascendente di Dio (nirguna, senza qualità o forma). 
Sono utilizzati dai sadhaka che non riescono a contemplare una divinità personale e sentono la necessità di meditare sull’aspetto cosmico e impersonale di Dio come coscienza onnipervadente e onnipresente. 
So Ham/ Ham Sa (Quello io sono) 
Questo è il mantra classico utilizzato per la pratica di ajapa japa, che significa ripetere senza ripetere, intendendo che si ripete da solo. Si dice che questo è il mantra che si ripete in automatico quando noi respiriamo e quindi ci accompagna dalla nascita nel corpo al suo abbandono. 
Nella pratica formale si medita osservando il respiro naturale, senza controllarne il flusso e si ripete mentalmente So con l’inspiro e Ham con l’espiro. Essendo un mantra universale si può utilizzare anche invertendo le sillabe, in questo caso diventa Ham Sa, dando al mantra un significato esoterico in più. Hamsa significa infatti cigno. Il cigno ha un valore spirituale profondo, in quanto si dice che è un uccello che è capace di bere separando il latte dall’acqua. Paramahansa (Il grande cigno) è un titolo spirituale elevatissimo che viene dato ad alcuni grandi Maestri. 
Si dice che in So Ham sia nascosto Om, in quanto se lasciamo le ultime lettere del mantra, togliendo S e Ha quello che rimane è Om. 
Hong So (Io sono Quello)
E’ una variante meno conosciuta di So Ham, ha lo stesso significato e un valore vibrazionale leggermente diverso, in quanto Hong So è una bija mantra, ossia un mantra seme. Hong si ripete con l’inspiro e So con l’espiro. 
E’ il mantra dato da Yogananda ai suoi discepoli come tecnica base di meditazione. Aham Brahma Asmi (Io sono Brahman) 
E’ questa una grande formula vedantica, in cui si negano i confini del corpo e della mente e si afferma l’unione con l’Assoluto (Brahman) 
Tat Twam Asi (Tu sei Quello) 
Altra importante formula vedantica che afferma l’identità dell’Atman con Brahman, dell’anima individuale con l’Universale.
I due più grandi mantra di guarigione
Maha Mrityunjaya Mantra (Il grande mantra che rimuove le malattie e libera dalla morte): 
Om Tryambakam yajamahe
Sugandhim pusti-vardhanam
Urvarukamiva bandhanam
Mrityor mukshya mamritat
Om, adoriamo colui che ha tre occhi (Shiva),
la fragranza della vita, che nutre tutti gli esseri.
Possa egli liberarci dalle catene della schiavitù,
e portarci all’immortalità, allo stesso modo in cui
il cetriolo maturo si stacca dal tralcio e acquisisce la libertà. 
Dovremmo ripetere questo mantra dalle 32 sillabe nell’occhio spirituale con fede e devozione, meglio su un rudraksha mala, chiedendo a Shiva di benedirci e proteggerci dagli incidenti e dalla paura della morte. Per avere salute e vitalità, per ottenere la libertà da tutte le forme di miseria e per benedirci con la coscienza infinita. Può essere recitato prima di prendere delle medicine, affinchè possano funzionare al meglio e per mitigarne gli effetti collaterali. E’ uno dei mantra di guarigione più potenti che si dice abbia salvato molti devoti dalla morte. Dona salute, benessere, prosperità, abbondanza, longevità, pace e protezione. E’ un moksha mantra che porta il devoto alla liberazione. 
Gayatri Mantra 
Om Bhur Bhuvah svah
Tat savitur varenyam
Bhargo devasya dhimahi
Dhiyo yo nah prachodayat
Meditiamo sulla gloria di Ishwara,
che ha creato l’universo e le sfere materiali, astrali e celesti, che è degno di essere adorato, 
che è l’incarnazione della conoscenza e della luce 
e toglie tutti i peccati e l’ignoranza. 
Possa egli illuminare i nostri intelletti. 
Il Gayatri è il mantra supremo dei veda e può essere ripetuto con beneficio da tutti, poiché Gayatri è la Madre dell’universo, la shakti stessa, non c’è niente che Ella non possa fare. 
La sua ripetizione purifica la mente, distrugge il dolore, il peccato e l’ignoranza, conduce alla liberazione e conferisce salute, bellezza, forza, vitalità, energia, intelligenza e magnetismo. 
Il Gayatri o il Mahamritunjaya andrebbero ripetuti 108 volte per il massimo dei benefici, o se non si ha tempo almeno 12 volte o uno dei suoi multipli. 
Bija Mantra 
I bija/seme mantra sono sillabe o parole essenziali che contengono il potere concentrato dell’energia che rappresentano. 
Questi sono i bija mantra associati ai chakra e ai loro elementi: 
Muladhara: LAM. Svadhistana: VAM. Manipura: RAM. Anahata: YAM. Vishudda: HAM. Ajna: OM. Sahasrara: OM. 
Meditare con il mantra 
Il japa è utilizzato classicamente in 2 modi: 
Come tecnica di meditazione 
Come strumento per mantenere la mente su Dio durante la giornata. 
Alcune scuole che utilizzano il mantra diksha, ossia la trasmissione del potere spirituale attraverso il mantra, dicono che il mantra deve esser ricevuto solo da un Guru e tenuto segreto, altrimenti non avrà alcun valore. Altre scuole sostengono invece che un mantra tradizionale, anche se non ricevuto da un maestro, e che sia ripetuto correttamente con sincerità, devozione e costanza, produrrà comunque i suoi effetti. 
La cosa importante che accomuna tutti è che il mantra, una volta scelto, magari dopo qualche prova, deve essere ripetuto con dedizione per tutta la vita e non va più cambiato. 
Il Kriya Yoga è un sentiero mantrico, nel senso che si utilizzano diversi mantra come tecniche di meditazione. Principalmente vengono usati Hong So o le sue varianti (Ham Sa, So Ham) e Om. Nelle pratiche avanzate si utilizza il mantra dalle dodici sillabe Om Namo Bhagavate Vasudevaya e alcuni bija mantra per stimolare i chakra. Questi mantra hanno una vibrazione particolare che porta l’adepto a sintonizzarsi con la coscienza dei Maestri di questo sentiero 
Meditazione formale con il mantra 
Japa libero. Siedi in una postura da meditazione con la schiena dritta e mantenendo rilassato il tuo corpo. Tieni gli occhi puntati verso il centro tra le sopracciglia fermamente ma senza forzare. Comincia a ripetere il mantra ad alta voce contando le ripetizioni sui grani di una mala, facendoli scorrere tra il pollice e il medio (il dito indice non va usato perché rappresenta l’ego)o passando con il pollice sulle falangi delle altre dita della stessa mano. Continua recitando il mantra prima a voce alta e poi sempre più bassa, fino a mormorarlo e poi ripetendolo mentalmente. Se la mente vaga, nel momento in cui ne sei consapevole, riportala al mantra e alla sua ripetizione. Concludi la meditazione rimanendo per alcuni minuti nel silenzio e nello stato di pace e assorbimento prodotto dalla tecnica, concentrandoti sul punto tra le sopracciglia. 
Ajapa Japa. In questa pratica il ritmo del japa non è libero, ma abbinato a quello del respiro. Procedi come per Hong So: Tenendo gli rivolti verso il punto tra le sopracciglia, osserva il respiro naturale senza modificarlo e ripeti Hong quando l’aria entra e So quando l’aria esce. Osserva anche le pause naturali tra un respiro e l’altro e se la mente vaga la riporti indietro al respiro e al mantra. Questa pratica è eccellente per calmare e rallentare il flusso respiratorio in modo naturale e senza sforzo. Per effetto della stratta relazione tra respiro e mente, anche quest’ultima si calmerà naturalmente. 
Japa informale, ripetuto durante le attività quotidiane. 
Puoi ripetere il mantra anche durante la giornata, in qualsiasi momento te ne ricordi, quando non sei impegnato in attività che richiedano la tua attenzione completa. 
Un ottimo momento, ad esempio, per fare japa, è quando cammini. In questo caso ripeti il mantra abbinandolo con i passi o il respiro o semplicemente col ritmo che senti più naturale. Cerca di essere consapevole e di non lasciar vagare la mente. Se ti accorgi di pensare ad altro, prendine consapevolezza e riporta la mente al mantra. 
Puoi pensare al mantra prima di intraprendere un’attività per spiritualizzarla. 
Puoi ripetere il mantra durante la pratica delle asana e del pranayama. 
Prima di fare un percorso in auto o moto, per benedirlo e togliere ostacoli dal cammino. 
Quando aspetti: il tram, a un appuntamento, in coda all’ufficio postale.... 
Per benedire un ambiente quando vi entri e lo lasci. 
Prima di rispondere al telefono per chiedere guida. 
Per benedire il cibo prima di mangiarlo per purificarlo e offrirlo al Divino. 
Prima di dormire, portando la sua energia durante il sonno e i sogni. Al risveglio per innalzare le vibrazioni e creare subito un contatto cosciente col Divino. 
Per benedire le persone che incontri sul tuo cammino e le tue relazioni. 
Ogni qualvolta senti che la tua energia si abbassa, che avverti rabbia o preoccupazione e senti che maya ti sta sferrando un attacco: il mantra, se te ne ricordi, sarà il tuo scudo di protezione. 
Vedrai da te che questa non è un’attività meccanica. Il mantra ti aiuterà ad essere più rilassato e consapevole durante il giorno e, quando ti addormenti in esso, il mantra continuerà a lavorare per te durante la notte.

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